Si è conclusa il 23 giugno l’edizione 2023/24 del progetto di Anffas Belluno Aps (Associazione Locale di Famiglie e Persone con Disabilità Intellettiva e Disturbi del Neurosviluppo) denominato «Autonomie possibili», ma noto anche come «Prove di volo».
Storicamente attiva dal 2007, l’iniziativa si tiene nel quartiere di Cavarzano, a Belluno, e mira a sviluppare le autonomie personali e le capacità relazionali-sociali delle persone con disabilità intellettiva coinvolgendole in fine settimana durante i quali dar loro l’opportunità di sperimentare percorsi di semi-residenzialità esterni al contesto dell’abitazione familiare. Le attività proposte sono state varie e hanno permesso di incontrare gli interessi e le peculiarità di tutti i partecipanti: attività di carattere sportivo (piscina, passeggiate), culturale (visite ai musei locali e a mostre temporanee), artistico/creativo (laboratori di pittura e di musicoterapia) e sociale.
Questa edizione, che ha preso il via il 6 ottobre scorso, ha visto la realizzazione di 31 fine settimana con moduli di 4/5 persone con disabilità, ripetuti per almeno 3/4 fine settimana consecutivi. Complessivamente sono state coinvolte 18 persone con disabilità intellettiva provenienti da Belluno, Cortina d’Ampezzo, Domegge di Cadore, Limana, Longarone, Pieve di Cadore e Ponte nelle Alpi.
«La realizzazione del progetto» dichiara il presidente Carlo Bottega «è stata resa possibile anche grazie al contributo di 7.500 euro dell’Ulss 1 Dolomiti e da quello di 10 mila euro elargito dalla Chiesa Valdese con i fondi dell’Otto per Mille. Vogliamo inoltre ringraziare le varie realtà che nei mesi scorsi ci hanno supportato nell’acquisto del nuovo pulmino Ford da noi utilizzato per le uscite del progetto e per altre attività sociali: Fondazione Cariverona con 20 mila euro, Cassa di Fassa Primiero Belluno con 2.000 e Sma Service Srl Medicina del Lavoro con 4.000 euro».
In questi due mesi di chiusura estiva, inoltre, Anffas Belluno Aps è all’opera per cercare di far ripartire «Autonomie possibili» a settembre, ma necessita di integrare il team di lavoro con figure professionali qualificate, in particolare operatori socio-sanitari, chiamati a soddisfare i bisogni primari delle persone presenti e a favorirne il benessere e l’autonomia, collaborando con educatori e con volontari. Per informazioni o per offrire la propria disponibilità scrivere a info@anffasbelluno.org o chiamare i numeri 349 8530805, 329 0140937.
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