Mentre sono in pieno svolgimento le gare di atletica dell’Olimpiade francese, da Feltre c’è chi guarda – con un occhio molto interessato – a quanto accade sulla pista e lungo le strade di Parigi, mentre con l’altro sovrintende e coordina le varie attività organizzative che porteranno agli attesissimi appuntamenti del 23 e 24 agosto. Sono naturalmente i membri dell’associazione «Giro delle Mura Città di Feltre», impegnati da mesi nella costruzione della manifestazione podistica d’eccellenza del calendario feltrino che prevede, appunto, venerdì 23 agosto l’Urban Trail e sabato 24 il fitto calendario di gare che compone il palinsesto del Giro delle Mura.
Un lavoro organizzativo imponente; già all’opera i molti volontari coinvolti nell’allestimento non semplice della logistica legata all’evento. A loro va il primo pensiero di Gian Pietro Slongo, già presidente di lungo corso e ora responsabile della parte tecnica e organizzativa del Giro: «Quella del Giro delle Mura è una macchina oleata, alla quale collaborano, a vario titolo, oltre 300 volontari; per la sola Urban Trail del venerdì, saranno coinvolti lungo il tracciato e nei diversi passaggi in centro storico circa 80 perone dello staff. È una sorta di grande gioco di squadra per il quale- sottolinea Slongo – dobbiamo il nostro “grazie” anche alle molte associazioni che collaborano con noi durante tutto l’arco dell’anno, in uno scambio di forze, energie e materiali che va a tutto vantaggio del nostro territorio; senza parlare, poi, del sostegno che arriva al mondo del Giro delle Mura anche da fuori, a cominciare dalla storica collaborazione dei Vigili del fuoco. Una sorta di mix tra esperienza, competenza e motivazione, anche da parte di più giovani, che fa del volontariato il vero grande asse portante di questa manifestazione».
A dare una misura del lavoro… sul campo è Denis Zabot, che coordina le squadre della logistica: «Il montaggio delle strutture principali, che inizierà già nei prossimi giorni, ci vedrà impegnati per l’allestimento dei palchi e delle postazioni di partenza e arrivo, delle tribune per il pubblico, delle “americane” e dei supporti per le riprese televisive, oltre a più di due chilometri di transenne lungo il percorso di gara, solo per citare gli interventi principali. Vogliamo che atleti e pubblico possano godere della manifestazione nel miglior modo possibile e soprattutto – sottolinea Zabot – assicurando a tutti gli standard di sicurezza necessari».
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