Prosegue il ricco programma del Cadore Dolomiti Music Festival, che fino al 7 settembre proporrà oltre 60 appuntamenti, con 80 ospiti internazionali e più di 50 spettacolari location del Cadore. Nato quest’anno dall’unione di tre storici festival cadorini, Dolomiti Blues&Soul Festival, Organi Storici in Cadore e Dolomiti Più Note, racchiude l’offerta musicale più vasta e variegata d’Italia, che spazia dalla musica di matrice afroamericana al jazz, al rock, alla musica classica, fino alla tradizione musicale di montagna.
Il festival vede la Magnifica Comunità di Cadore come ente capofila ed è finanziato dal progetto strategico “Grandi Eventi”, sostenuto dal Fondo Comuni Confinanti – programma dei progetti strategici per la Provincia di Belluno e dalla Regione del Veneto, oltre che dalla Fondazione Cariverona.
Un cartellone condiviso, che mira a comunicare e promuovere il Cadore come “terra musicale”, valorizzando l’antichissima e diffusa tradizione delle Dolomiti cadorine e preservando, al tempo stesso, la specificità di ciascuna proposta, per far percepire la varietà e la ricchezza di generi musicali, di ospiti, di linguaggi.
Dopo gli eventi di sabato 17 e domenica 18 agosto, l’itinerario musicale in Cadore prosegue con la tappa di martedì 20 agosto alle ore 18 alla Chiesa di Santa Lucia a Vodo di Cadore, dove la giovane organista Alice Nardo, diplomatasi al Conservatorio di Padova e perfezionatasi in Francia, suonerà l’organo “Annibale Pugina”, accompagnata dal trombettista Emanuele Resini (programma Organi Storici in Cadore).
Infine, ancora due date con Organi Storici in Cadore, giovedì 22 e venerdì 23 agosto, sempre alle 21: la prima alla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Caprile con l’organista altoatesino Marian Polin, che suonerà l’organo del 1660, il più antico del Veneto, e la soprano trentina Elena Di Marino; il secondo all’Auditorium comunale ex-chiesa di San Lorenzo di Lozzo di Cadore con “Le sonate per viola da gamba e clavicembalo di Johan Sebastian Bach”, interpretate dal celebre clavicembalista Roberto Loreggian, specializzato in musica rinascimentale e barocca, e dal violista Francesco Galligioni, membro fondatore dell’Accademia di San Rocco e della Venice Baroque Orchestra, con la quale ha suonato regolarmente come primo violoncello nelle più prestigiose sale da concerto internazionali.
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