CortinAteatro, la stagione concertistica e teatrale ampezzana sostenuta dal Comune di Cortina d’Ampezzo e coordinata dall’associazione Musincantus, presenta due appuntamenti al femminile, che vedono protagoniste due donne che si sono affermate nel panorama artistico nazionale e internazionale per la perseveranza, la tenacia e il talento. Il primo è la serata “Note… senza confini”, organizzata in collaborazione con CortinaSenzaConfini, venerdì 23 agosto alle 20.45 in Sala Cultura con la ballerina, pittrice e scrittrice Simona Atzori, che ha fatto della sua “mancanza” (è nata senza le braccia) il punto di forza. Il secondo, invece, sarà con Erica Piccotti, una delle più acclamate giovani violoncelliste italiane, protagonista sabato 24 agosto alle 20.00 al Rifugio Scoiattoli sulle Cinque Torri dell’ultimo “Tramonto in musica” della stagione.
Simona Atzori è nata a Milano nel 1974 e, a causa di una malformazione focomelica, non ha gli arti superiori. A quattro anni ha iniziato a dipingere con i piedi e a sei anni sboccia in lei l’amore per la danza e ne intraprende lo studio professionale. Nel 1996 decide di dedicarsi completamente all’arte. Nell’autunno dello stesso anno si iscrive alla Facoltà di Arti Visive presso la “University of Western Ontario” in Canada, diplomandosi con la lode. Agli inizi degli anni Duemila arrivano i primi grandi exploit e con la coreografia “Amen” firmata da Paolo Londi è la prima a portare la danza dentro una chiesa, in occasione del Giubileo; due anni dopo ha avuto la soddisfazione dare il suo nome a un premio riservato ai ballerini, il premio “Atzori”, che ha visto tra i vincitori anche Carla Fracci, nel 2006, e Roberto Bolle, nel 2009.
Simona Atzori, che sin da piccolissima ha imparato ad usare i piedi per fare tutto, è anche una pittrice stimata, che ha all’attivo mostre ed esposizioni organizzate ovunque nel mondo. Di recente ha regalato a papa Francesco un ritratto apprezzato dal Papa, che segue quello realizzato anni prima per Benedetto XVI, sempre realizzato con la tecnica unica di Simona. «Perché ci identifichiamo sempre con quello che non abbiamo, anziché guardare quello che c’è? Talvolta i limiti non sono reali, ma sono solo negli occhi di chi ci guarda», ha avuto più volte occasione di ricordare l’artista.
L’ingresso alla serata “Note… senza confini” è gratuito.
Erica Piccotti, romana, classe 1999, è un giovane talento del panorama musicale italiano: si è imposta all’attenzione nazionale debuttando all’età di 13 anni all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e a quella internazionale vincendo il prestigioso premio ICMA 2019 come “Giovane artista dell’anno”. Da allora è stata ospite in festival prestigiosi e nei teatri più importanti sia italiani che esteri, dal Teatro alla Scala alla Carnegie Hall di New York, dalla Wigmore Hall alla Konzerthaus di Berlino.
Vincitrice di numerosi concorsi nazionali e internazionali, è stata diretta da bacchette illustri tra le quali spiccano quelle di Antonio Pappano, Daniel Oren, György Györiványi Ráth. Ha condiviso il palcoscenico con artisti come Sir András Schiff, Mischa Maisky, Gidon Kremer, Itamar Golan, Mario Brunello, Salvatore Accardo, Bruno Giuranna. Ha inciso per Warner Classics ed è stata più volte ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai. Nel 2013 è stata inoltre designata “Alfiere della Repubblica” dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Erica Piccotti suona un violoncello Ettore Soffritti, 1925, Ferrara.
Al Rifugio Scoiattoli Erica Piccotti proporrà un programma di grande virtuosismo: si aprirà con il celebre “Canto degli uccelli” di Pablo Casals in omaggio alla bellezza della natura delle Cinque Torri, per proseguire con due capisaldi come le suite per cello solo di Bach, la Suite n. 1 in sol maggiore BWV 1007 e la Suite n. 2 in re minore BWV 1008, e chiudersi con la “Suite per violoncello solo” in tre movimenti di Gaspar Cassadò. Il “Tramonto in musica” è organizzato in collaborazione con Rovigo Cello City. La seggiovia Cinque Torri, con partenza a Bai De Dones, aprirà alle 18.30; in rifugio c’è la possibilità di cenare prima del concerto con menù alla carta.
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