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lunedì 25 Novembre 2024,

Affido familiare, un corso on line per saperne di più

Nel 2023 sono stati 32 i bambini/adolescenti accolti in affido familiare in provincia (pexels-cottonbro-studio-5427531)

I Centri per l’Affido e la Solidarietà Familiare (Casf) dell’Ulss 1 Dolomiti, équipe di Belluno e Feltre, hanno organizzato un corso di informazione e formazione sull’affido familiare, per far conoscere la realtà dell’affido familiare e trovare nuove famiglie o persone singole disponibili all’affido.

Il corso si terrà online nelle seguenti date: 26 settembre dalle 17.45 alle 19.30; 3 ottobre dalle 17.45 alle 19.30; 10 ottobre dalle 17.45 alle 19.30.

La partecipazione agli incontri è gratuita. Per informazioni e iscrizioni entro il 23 settembre è possibile contattare: Casf di Belluno 0437 514975 email centroaffido.bl@aulss1.veneto.it; Casf di Feltre 0439 883170 email centroaffido.fe@aulss1.veneto.it

L’affido, spiega l’Ulss 1 Dolomiti in una nota alla stampa, ricopre un ruolo importante anche nel territorio bellunese, considerata la necessità crescente di avere persone disponibili ad accogliere nella propria casa bambini o ragazzi che stanno vivendo difficili situazioni familiari e mancano temporaneamente delle attenzioni e delle cure di cui hanno bisogno per crescere. L’accoglienza può avere forme e durata diverse: si va dalle poche ore al giorno fino all’intera settimana presso la famiglia affidataria, mantenendo comunque i contatti con i propri genitori attraverso visite o rientri regolari in famiglia. Nel 2023 sono stati 32 i bambini/adolescenti accolti in affido familiare nella nostra provincia, di cui 26 in modalità residenziale e 6 in affido diurno.

«Accogliere un bambino in affido è un’esperienza arricchente» afferma l’Ulss «da affrontare in modo consapevole, con l’accompagnamento degli operatori del Casf che si occupano nello specifico di conoscere le famiglie che danno la loro disponibilità, individuare quale situazione di affido può meglio abbinarsi alle caratteristiche e alle possibilità di chi accoglie, ed accompagnare la famiglia affidataria lungo tutta l’esperienza».

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