Dal primo gennaio al 12 settembre di quest’anno non si sono verificati in Veneto casi autoctoni di febbre Dengue, Chikungunya, Zika virus, Usutu virus o febbre Oropouche. Sono stati invece confermati 102 casi autoctoni di West Nile virus, di cui 67 febbri e 35 forme neuroinvasive, 21 casi autoctoni di encefalite trasmessa da zecca (Tbe), 6 casi autoctoni di Toscana virus e 10 casi autoctoni di Malattia di Lyme (da zecca).
È questa la sintesi del dodicesimo Bollettino di Sorveglianza delle Malattie Trasmesse da Vettori elaborato ed emesso dalla Direzione Prevenzione della Regione Veneto.
«Nonostante le temperature siano attualmente in calo, la stagione vettoriale non si è ancora conclusa ed è necessario continuare a mantenere alta l’attenzione, evitando la proliferazione delle larve di zanzara nelle raccolte d’acqua e utilizzando idonei repellenti cutanei» raccomanda la Regione. Le zanzare e le zecche sono i vettori dei casi autoctoni (cioè non “importati” nel Veneto da altre zone) di queste importanti malattie.
I 71 casi di Dengue registrati in Veneto, da inizio anno, i due casi di Zika virus e i due casi di Febbre Oropouche, sono invece tutti casi importati, ovvero riguardanti persone rientrate da Paesi esteri in cui la malattia è endemica. «Tale dato evidenzia l’elevata capacità diagnostica presente a livello della Regione, con disinfestazioni tempestive».
La Regione ribadisce l’importanza di consultare il servizio di medicina dei viaggi delle Aziende Ulss prima della partenza per un viaggio e di consultare il proprio medico di base al rientro in caso di presenza di sintomi.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare la campagna di comunicazione mirata sulla prevenzione delle malattie trasmesse da vettore e in particolare delle arbovirosi, promossa dalla Regione Veneto con pubblicazioni periodiche nei principali social e con informazioni dedicate sul sito regionale, delle Aziende Ulss e dei Comuni del territorio.
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