«L’importanza di Luxottica per l’Agordino e per il tessuto economico-sociale dell’intero territorio bellunese è palese. E in quanto tale non può essere messa in discussione la presenza dell’azienda ad Agordo». Lo ha detto il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, annunciando la convocazione di un tavolo per chiarire la questione emersa nelle ultime ore relativa a un piano di sviluppo di EssilorLuxottica per lo stabilimento di Agordo, che sarebbe stato momentaneamente bloccato per un mancato consenso della Soprintendenza.
Il piano da 50 milioni di euro – secondo quanto riferito in queste ore – riguarderebbe la realizzazione di nuovi spazi nella sede di Valcozzena e prevederebbe anche un nuovo ponte sul Cordevole, per il quale mancherebbe il via libera.
«È doveroso analizzare la questione. Per questo ho intenzione di convocare tutti i soggetti coinvolti, per capire da un lato il piano di Luxottica, dall’altro quali sarebbero gli ostacoli. Voglio approfondire e chiederemo anche l’aiuto del Ministero della cultura per facilitare il rapporto con gli organi competenti», ha sottolineato il presidente Padrin. «Anche perché non possiamo, come territorio, mettere in discussione la presenza di Luxottica, ma è necessario capire come e cosa si può fare».
Il presidente della Provincia quindi metterà in agenda molto presto un tavolo con l’azienda e con la Soprintendenza, oltre agli altri soggetti che rientrano nella filiera decisionale e burocratica del procedimento amministrativo. «Dobbiamo lavorare tutti insieme a beneficio del territorio», la conclusione di Padrin. «Abbiamo la necessità che Luxottica continui a sostenere – come ha avuto modo di dire l’amministratore delegato Francesco Milleri – la centralità del rapporto con Agordo e con il Bellunese. E che l’azienda lavori per raggiungere in sinergia stretta con il territorio alcuni obiettivi fondamentali, che facciano crescere parallelamente il sito produttivo e le comunità che qui abitano, vivono e operano».
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