La valle di Goima (Zoldo) forse non è la più conosciuta delle Dolomiti, ma di certo è una delle più affascinanti. Ubicata lungo la strada del Passo Duran, ai piedi della Moiazza, si trova fuori dall’asse principale dei grandi circuiti turistici. Ecco la ragione per cui verrà rivelata a chi nel pomeriggio di domenica 22 settembre vorrà scoprirla in un nuovo appuntamento della delegazione FAI bellunese.
Accompagnati da animatori ed esperti locali si andrà all’esplorazione dei piccoli borghi e degli antichi abitati, ricchi di rustici tabiai (i tradizionali fienili), di abitazioni in legno, di ampi pascoli e di quei piccoli scrigni di civiltà, cultura e arte che lo contraddistinguono, come la chiesa di San Tiziano con il suo spettacolare “altare a portelle”, o il suo Museo etnografico di mestieri, usi e costumi diretto alla conservazione del patrimonio storico-culturale della vallata.
«Grazie agli infaticabili volontari della nostra delegazione FAI bellunese e del Museo di Goima – spiega il capo delegazione Adriano Barcelloni Corte – questi luoghi non mancheranno di emozionare, di far entrare i visitatori nel loro spirito o in quello delle attività produttive tradizionali come l’agricoltura e la metallurgia, ma pure nell’arte e nella storia e nei modi di vivere delle genti in quella parte delle Dolomiti bellunesi».
L’evento è realizzato con la collaborazione del Museo di Goima e con il patrocinio del Comune Val di Zoldo.
Il ritrovo è fissato per domenica 22 settembre alle 15 alle ex scuole elementari di Goima in via Molin 1.
Prenotazione obbligatoria al link sul sito del FAI (Fondo Ambiente per l’Italia): https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/viaggio-nel-tempo-in-val-di-goima-27039/
Contributo per il FAI da 8 euro per gli iscritti e da 12 per i non iscritti FAI.
Per info: belluno@delegazionefai@fondoambiente.it
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