Vent’anni di attività per la Falegnameria Hermann di Taibon Agordino che, per l’occasione, si è “regalata” una sede tutta nuova. I festeggiamenti si sono svolti oggi (sabato 5 ottobre) nel nuovo stabile, appena rimesso a nuovo. A guidare la falegnameria artigianale, specializzata in produzione e ristrutturazione di arredamento su misura, è Hermann Sala che, al fianco della moglie Vania Pramaor, dimostra di credere nelle tecnologie per seguire la lavorazione delle sue creazioni artigiane dalla progettazione su misura in 3D fino alla consegna.
Un’esperienza, quella di Hermann, iniziata dopo dieci anni come dipendente in un’altra realtà, seguiti agli studi artistici a Cortina d’Ampezzo. Poi l’avvio da solo, nel 2004, ma guidato da uno spirito imprenditoriale che gli darà ragione già quando, dopo un mese, inizia ad assumere i primi dipendenti. Sono anni di impegno e sacrifici in cui la falegnameria si fa riconoscere per la sua produzione di qualità. Nel 2012 una tappa importante, quando Vania entra in società, portando un bagaglio di esperienze lavorative in contabilità e controllo gestionale, maturata dopo gli studi in economia aziendale. Si dà avvio, dunque, a un sistema produttivo più strutturato, dividendosi i compiti tra direzione strategica (Vania) e linea produttiva e commerciale (Hermann), affiancati naturalmente da validi dipendenti. Oggi l’azienda conta in totale quindici lavoratori.
Hermann, che è anche presidente del comparto legno Cna a livello Veneto (la realtà è associata ad Appia Cna Belluno), con modestia, tende a non parlare dei suoi successi, ma a pensare alle giovani generazioni. «Si sente spesso dire che non si trovano giovani o che questi non sono portati ad attività artigianali, ma ciò non sempre corrisponde al vero», spiega. «Anzi, spesso i giovani sono vocati all’artigianalità e sono le realtà artigianali a dovere adattarsi ai tempi di oggi, per esempio applicando le tecnologie a questo settore e consentendo loro di fare carriera». Nella falegnameria di Taibon la maggior parte dei dipendenti, tra cui quattro donne, ha tra i 20 e i 35 anni e vi sono macchinari a tecnologia avanzata, come centri lavoro in 3D, che consentono proprio tale crescita, richiamando anche un mercato estero.
La struttura inaugurata oggi in località Campagna 4, nata in uno stabile in disuso completamente ristrutturato, accoglie elementi legati all’ecosostenibilità, essendo dotata, oltre che di fotovoltaico, di un impianto di aspirazione innovativo che consente di produrre energia per il funzionamento delle presse, la produzione di acqua sanitaria e il riscaldamento, utilizzando la segatura della lavorazione, con conseguente risparmio energetico.
Questo ha consentito alla falegnameria, nell’aprile scorso, di essere l’unica azienda bellunese tra le sette venete premiate sulla base del rating Esg che valuta l’impatto ambientale, sociale e di “governance” di un’impresa. Il riconoscimento era stato ottenuto nell’ambito del progetto TranspArEEnS, supportato dall’Unione Europea, coordinato da Ca’ Foscari con Cna Veneto, e a cascata Appia Cna, tra i partner.
«Questa è la prima tappa importante della nostra storia, risultato ottenuto in primis grazie ai nostri collaboratori, ma anche a fornitori, associazione di categoria e clienti. Ora abbiamo la nostra nuova “casa” e siamo pronti per nuove sfide imprenditoriali, guardiamo al futuro con fiducia», concludono Hermann e Vania.
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