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domenica 13 Ottobre 2024,

Dopo la Commissione Bilancio, il Ddl “Montagna” approda in Senato

Dario Bond, Il presidente del FCC: «Occasione importantissima per i nostri territori, in particolare per i piccoli Comuni, di mettere a sistema le risorse e diventare pienamente protagonisti»

Il Disegno di Legge (Ddl) “Montagna”, atteso nell’aula del Senato a partire dal 25 ottobre, rappresenta una fonte di speranza per i territori montani. Il presidente del Comitato di Gestione del Fondo Comuni Confinanti (FCC), Dario Bond, ha espresso il suo apprezzamento per il testo, sottolineando in particolare l’importanza dell’articolo 1, che stabilisce il principio di una risposta perequativa per rimuovere le disuguaglianze economico-sociali delle zone montane.

«Lo Stato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e gli enti locali, ciascuno in base alle rispettive competenze, mirando a una risposta perequativa incardinata nella rimozione delle diseguaglianze generate dalla situazione di obiettivo svantaggio economico-sociale delle zone montane nel rispetto dell’articolo 119 della Costituzione, nel limite delle risorse disponibili a legislazione vigente e della dotazione del Fondo di cui all’articolo 4, adottano gli interventi necessari per lo sviluppo socio-economico, la tutela e la valorizzazione delle specificità delle zone montane».

Questa norma, ha spiegato Bond, è in linea con le finalità del Fondo dei Comuni Confinanti, confermando l’allineamento tra il nuovo Ddl e il quadro normativo già esistente. Da parte sua, Bond ha tenuto ha ringraziare Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, e il senatore Gianpaolo De Carlo, che ha fornito contributi significativi all’iter del disegno di legge.

Il presidente del FCC ha anche evidenziato che il testo, pur non ancora definitivo, offre diverse opportunità per i circa 2.300 piccoli comuni montani. Questi, infatti, potranno beneficiare sia delle disposizioni della legge 158 del 2017 sia di quelle previste dal nuovo Ddl, con la possibilità di cumulare ulteriori vantaggi per i comuni situati in aree beneficiarie delle misure della Strategia per le Aree Interne. Bond ha sottolineato anche la rilevanza economica del provvedimento, ricordando che il fondo previsto dal Ddl “Montagna” dovrebbe avere una dotazione annua di 200 milioni di euro, per un totale di circa un miliardo di euro nell’arco di una legislatura.

Oltre agli aspetti finanziari, Bond ha voluto mettere l’accento sui contenuti del disegno di legge, in particolare sulle misure volte a potenziare i servizi per le comunità locali. Tra queste, ha citato l’obiettivo di migliorare la scuola e i servizi sanitari, introducendo incentivi di carriera per il personale che opera in sedi periferiche, una misura che potrebbe aiutare a contrastare lo spopolamento delle aree montane. Bond ha anche menzionato l’attenzione del Ddl alle tematiche agricole e alla tutela dell’ambiente montano.

Pur riconoscendo che il percorso legislativo è ancora lungo, Bond ha espresso un cauto ottimismo: «Le prospettive sono decisamente positive». Ha quindi rivolto un appello a tutti gli attori politici coinvolti, affinché questa occasione venga colta pienamente, nella speranza che possa rappresentare un punto di svolta per i territori montani.

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