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lunedì 21 Ottobre 2024,

Le imprese del turismo ribattono: «Non siamo un sistema elitario»

Nel dibattito possono esserci principi e posizioni diverse, ma non può prevalere una logica di contrapposizione: nelle «comunità a vocazione turistica non ci sono buoni o cattivi»

Con una nota congiunga, diramata venerdì 18 ottobre, Confcommercio e Federalberghi Belluno Dolomiti, unitamente a Confindustria Belluno Dolomiti e ad Anef Veneto, prendono le distanze dalle dichiarazioni che Mountain Wilderness Italia, per bocca del presidente Luigi Casanova, aveva espresso il giorno precedente: «Le dichiarazioni stampa di Luigi Casanova, apparse nella giornata di giovedì 17 ottobre, che dipinge gli operatori del turismo (ma non solo visto che definisce elitari anche gli sportivi) come un sistema elitario risultano ingiustificate e fuori luogo. In un dibattito sullo sviluppo del nostro territorio ci stanno principi e posizioni diverse, ma non può prevalere una visione a senso unico e una logica di mera contrapposizione: nelle comunità a vocazione turistica non ci sono buoni o cattivi».

Le stesse associazioni di categoria sottolineano che forse le esternazioni di Luigi Casanova non considerano i benefici per le comunità locali, e di conseguenza per il territorio stesso, indotti dagli sforzi della filiera turistica in tutte le sue componenti; dall’impiantistica all’ospitalità, dai servizi di ristorazione alle scuole di sci senza dimenticare il ruolo sociale dei gruppi sportivi per i nostri giovani e le famiglie e tanto altro ancora. Stigmatizzano ancora: «Ridurre tutto ciò ad esclusivi interessi di carattere elitario non rende onore non solo a chi imprende e rischia nel turismo ma anche ai lavoratori e collaboratori che contribuiscono allo sviluppo della filiera ed in essa trovano la propria occupazione, integrazione, prospettive future e motivo di permanenza e di presidio nei nostri territori».

Walter De Cassan, per Federalberghi Belluno Dolomiti, aggiunge: «Trovo incomprensibile e offensiva la dichiarazione di Casanova. La filiera turistica bellunese, e qua io parlo per il comparto alberghiero, da anni dimostra di essere un generatore di opportunità e di crescita anche in una logica di sostenibilità ambientale; a testimoniarlo gli investimenti che gli albergatori stanno attivando in quest’ottica ben consci che le sorti del nostro territorio e della sua economia sono legate alle dinamiche di preservazione dell’ambiente che ciascuno può attivare»

Sulla questione interviene anche Marco Grigoletto, Presidente di ANEF Veneto, che così replica alle affermazioni di Mountain Wilderness Italia: «L’indotto creato dagli impianti a fune nel sistema montagna è stimato di almeno 1 a 7, ciò significa che crea posti di lavoro per i residenti, garantisce il presidio e la manutenzione del territorio nonché la prevenzione da frane e valanghe, alimentando tutta la filiera dell’economia montana che di certo non si può definire elitaria. Tutti questi aspetti sono stati ribaditi con fermezza dalla nostra presidente nazionale Valeria Ghezzi all’Assemblea di ANEF svoltasi a Bolzano il 17 ottobre».

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