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sabato 23 Novembre 2024,

Belluno tra le province venete con più desertificazione bancaria. Zaia: «Freno allo sviluppo economico»

Il fenomeno porta all'aumento dell’ineguaglianza soprattutto per gli anziani e per chi non ha accesso a internet o preferisce i servizi bancari tradizionali

«Trovare uno sportello bancario sta diventando sempre più difficile non solo nei piccoli centri o nelle aree montane, ma, come si è visto, anche nelle grandi città». È l’allarme lanciato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia che sottolinea come gli effetti della cosiddetta desertificazione bancaria siano sempre più evidenti.

Al proposito uno studio della First-Cisl, basato sui dati di Banca d’Italia, Istat ed Eurostat, ha rilevato che al 30 giugno 2024 in Veneto 172mila persone e 11.400 imprese risiedono in comuni che non vedono la presenza di neanche una banca. Una situazione a cui prestare attenzione, specie in un territorio come il nostro dove i piccoli centri, le aree rurali e la montagna caratterizzando buona parte della Regione.

E se si guarda alla classifica nazionale Belluno è una delle province venete, assieme a Rovigo e Vicenza, con un indice maggiore di desertificazione assoluta, cioè l’assenza di sportelli.

«Le conseguenze nelle aree colpite dalla desertificazione bancaria sono difficoltà nell’accesso ai servizi finanziari, impatto negativo sulle imprese locali, la riduzione degli investimenti, la mancanza di servizi finanziari e la disponibilità limitata di crediti che possono scoraggiare gli investimenti. Questo può rallentare lo sviluppo economico e l’innovazione locale con maggiori rischi di esclusione finanziaria», spiega il governatore.

«La desertificazione bancaria può portare, infatti, ad un aumento dell’ineguaglianza economica e sociale, in particolare per gli anziani e le persone che non hanno accesso a internet o che preferiscono i servizi bancari tradizionali. Senza contare il rischio delle truffe on line a cui è esposto chi, come i giovani, opera esclusivamente in internet», conclude Zaia.

1 commento

  • Siamo sempre di meno: se nei paesi chiudono perfino gli uffici postali, non si può pensare che le banche aprano filiali dove ci sono pochi abitanti. Nemmeno i piccoli comuni, che pur sono enti pubblici, sono in grado di sostenersi e si uniscono fra loro; chissà allora perché i privati dovrebbero fare diversamente.

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