L’Associazione Bellunesi nel Mondo onora l’annuale commemorazione dei morti con un’iniziativa dal forte valore simbolico e narrativo. In occasione della ricorrenza, verrà diffuso un podcast che racconta storie di partenze, sacrifici e ricordi legati alla tradizione delle vallate bellunesi, in un’atmosfera segnata dal ritorno ideale di chi ha lasciato la propria terra per cercare fortuna altrove.
La narrazione, ambientata nelle notti autunnali di Belluno, descrive un’antica consuetudine: l’accensione di una lanterna per ricordare i defunti. Le luci si accendono nelle case per onorare le anime di chi non c’è più, molte delle quali appartenevano a emigranti partiti anni addietro, spesso senza fare ritorno. I racconti evocano volti e legami che attraversano confini e oceani, rivivendo ogni anno nell’affetto e nel ricordo dei discendenti.
Un simbolo di questa memoria collettiva è Maria, un’anziana bellunese che a 80 anni continua a commemorare il marito Luigi, emigrato in Argentina e Germania. Maria porta fiori sulla sua tomba e accende una lanterna, un gesto che esprime il sacrificio e il desiderio di garantire un futuro alla famiglia. Maria si sofferma anche davanti alla tomba di un uomo senza nome, che rappresenta tutti gli emigranti che non hanno potuto far ritorno. Un silenzio rispettoso avvolge il cimitero, unendosi alle preghiere e ai canti sommessi della comunità.
Le storie, cariche di emozione, saranno narrate per creare un’eco destinata a chiunque, ovunque si trovi, senta ancora forte il legame con la propria terra d’origine. Un tributo che conferma quanto sia profondo e duraturo il ricordo di chi ha costruito con sacrificio il proprio cammino, lasciando un segno indelebile nella memoria collettiva. «Attraverso questi racconti – sottolineano dall’associazione – vogliamo mantenere vivo il senso di appartenenza e di riconoscenza verso chi è partito ma non è mai stato dimenticato».
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