Giornata intensa quella del 2 novembre per il Soccorso alpino di Cortina, intervenuto in diverse occasioni per aiutare escursionisti e sportivi in difficoltà tra le montagne della zona. Le operazioni sono iniziate attorno alle 12.40, quando una squadra è stata chiamata sotto il Rifugio Mietres. Un escursionista 68enne di Venezia si era bloccato a circa 200 metri di distanza dal rifugio, a causa di un forte dolore muscolare, che gli impediva di proseguire.
Poco dopo, verso le 14, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto nei pressi di Forcella Giau, sul versante nord. Una turista francese di 54 anni, che stava camminando con i compagni, aveva subito un trauma alla caviglia. La donna è stata imbarcata con il verricello e trasportata all’ospedale di Cortina per le cure necessarie.
Un terzo intervento ha avuto luogo intorno alle 14.40, quando l’elicottero Falco è stato inviato lungo il sentiero che scende dal Rifugio Settimo Alpini. Una donna di 57 anni, originaria di Milano, aveva accusato un malore, perdendo inizialmente conoscenza. Gli amici che erano con lei hanno prestato i primi soccorsi, mentre il personale medico l’ha successivamente presa in carico. La donna è stata issata a bordo dell’elicottero e portata all’ospedale di Belluno per ulteriori accertamenti.
Alle 16.35, un’altra chiamata ha attivato la Centrale del Suem. Questa volta l’intervento ha riguardato un escursionista di 53 anni di Vicenza che stava risalendo la Ferrata degli Alleghesi con l’intenzione di raggiungere il Rifugio Torrani. Arrivato a una quota di 2.990 metri, l’uomo ha trovato neve sul percorso e, non sentendosi in sicurezza, ha chiesto aiuto. L’elicottero lo ha recuperato con il verricello e lo ha portato a Palafavera.
Infine, una squadra del Soccorso alpino di Cortina si è diretta in jeep verso la strada che porta a Fanes per soccorrere una coppia di ciclisti. In particolare, la donna non riusciva più a proseguire a causa di un dolore al ginocchio, e i soccorritori hanno operato per riportarla al sicuro.
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1 commento
Rita S.
È risaputo che la Ferrata degli Alleghesi è sicuramente impegnativa non solo dal punto di vista alpinistico, ma soprattutto per la sua lunghezza e per la quota. Quindi trovarsi a 2990 mt. alle 16.35, quando ormai le valli sono nell’ombra, senza essersi accorto che quasi tutti i 3000 all’intorno hanno tracce di neve, mi sembra un po’ sfidare la sorte. Poi mettere nello zaino un paio di ramponi non è poi un gran peso, e potrebbe salvarti la vita.