Il numero 5/24 della rivista Dolomiti, pubblicazione storica dell’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, è in arrivo nelle edicole e nelle librerie della provincia. Con questo numero, il primo dopo la scomparsa del fondatore don Sergio Sacco Sonador, la rivista apre una nuova fase, raccogliendo l’eredità spirituale e culturale lasciata da chi l’ha guidata per 46 anni.
L’editoriale, intitolato Terra nuova, riprende uno dei motti più cari a don Sergio: «Fare terra nuova! Senza terra nuova non crescono i frutti e tutto appassisce; sta a voi continuare ad alimentarla». Un messaggio che ispira la linea editoriale di Dolomiti, da sempre impegnata a valorizzare il patrimonio culturale e sociale della provincia di Belluno.
Contenuti del numero
Il nuovo numero della rivista si apre con un articolo di Giandomenico Zanderigo Rosolo, che offre uno spaccato di storia sociale e materiale legato alla costruzione delle chiese di Lozzo e Lorenzago di Cadore nel Settecento, analizzando contratti, arredi e ornamenti dell’epoca.
In ambito artistico, Flavio Vizzutti segnala due inediti manufatti lignei di Valentino Panciera Besarel e Floriano De Pellegrin, mentre Walter Musizza propone un profilo di Luigi Segato, l’unico generale bellunese a ricoprire ruoli di vertice durante la Grande Guerra.
Antonella Fornari riporta una storia toccante legata al soldato Gaetano Da Vià, caduto e disperso al fronte, il cui nome è inciso nel sacrario di Redipuglia. A seguire, Oscar De Zorzi esplora la mobilità lavorativa degli spadai tra il Quattrocento e il Cinquecento, con un focus su famiglie provenienti dal Bergamasco e attive nell’alto Veneto.
Giorgio Reolon ricorda l’arrivo dei Salesiani a Belluno nel 1924 e il loro operato a favore della comunità, mentre Agostino Sacchet riflette sulla frana di Pontesei del 1959, definita «prova inascoltata del Vajont», portando alla luce testimonianze inedite.
Emanuele D’Andrea racconta la breve ma significativa storia della tipografia Ronzon di Longarone, attiva dal 1917, mentre Giovanni Grazioli affronta il tema della psicochirurgia nel manicomio provinciale di Feltre, un argomento poco noto ma di grande interesse storico.
Infine, Giuditta Guiotto analizza il sito del “Bersaglio” di Feltre, luogo di esercitazione degli archibugieri nel XVII secolo, e Dino Pellegrinotti chiude il numero con un pezzo dedicato all’antica pratica della raccolta di erbe, frutti e piccoli molluschi in ambiente montano.
Una nuova fase per l’Istituto
La rivista si conferma come uno strumento prezioso per la valorizzazione del territorio, fedele alla missione dell’Istituto Bellunese fondato nel 1976 da don Sergio. Prossimamente, altre iniziative nel segno del motto “terra nuova” verranno annunciate.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare l’Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali, tramite mail (sergios@sunrise.it), oppure il telefono (0437 942825).
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