Convegni, seminari, sportelli psicopedagogici per genitori e insegnanti, laboratori di lettura animata per bambini nei nidi e nelle scuole, percorsi multimediali per giovani con focus sulle competenze digitali, corsi di formazione per educatori e insegnanti, anche in collaborazione con la sperimentazione nazionale dell’Università di Bologna sul sostegno per educatori. Dopo un anno di lavoro, è giunto alla conclusione il progetto «RICE Follow Up », collegato alla Rete Internazionale delle Città dell’Educazione, promosso dal Comune di Belluno e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il progetto mirava a creare un ecosistema educativo innovativo e sostenibile, coinvolgendo, oltre al Comune di Belluno, anche i Comuni di Feltre e Borgo Valbelluna, istituti scolastici e famiglie, sotto la guida di partner accademici internazionali come lo Iusve di Venezia, l’Università di Bologna e l’Università di Mons (Belgio), dove a inizio dicembre si recata una delegazione.
La tappa finale del progetto si terrà domani, sabato 14 dicembre, presso la Sala Bianchi di Belluno alle 9.30 con il convegno “Connessioni per una riuscita educativa e scolastica partecipata”. L’evento prevede gli interventi del Professor Pourtois, collegato da Mons, e dei docenti Anna Pileri, Roberto Dainese, Valeria Friso, Mara Padovan, Marco Sanavio e Jacopo Pruccoli, oltre a testimonianze di bambini, ragazzi, insegnanti e genitori. Si concluderà con la consegna dei diplomi dell’Alta Formazione “Formare per il sostegno al nido”, a cura dello IUSVE e dell’Università di Bologna.
«Questo percorso, intrapreso con passione e visione strategica, pone Belluno al centro di un dialogo educativo internazionale, con l’obiettivo di generare impatti duraturi per le nostre comunità, contribuendo a costruire città più coese e attente ai bisogni educativi di tutti», commenta il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin. «Il nostro impegno non si ferma qui: intendiamo continuare a costruire reti, consolidare buone pratiche e ampliare le opportunità per educatori, bambini, ragazzi e famiglie», conferma Roberta Olivotto, assessora alla Scuola.
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