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martedì 25 Marzo 2025,

In Trentino contributi fino a 80 mila euro contro lo spopolamento. Berton: «Un possibile colpo letale per le nostre terre alte»

La presidente di Confindustria: "Sarebbe troppo facile gridare alla “concorrenza sleale”, ma questo è il momento delle scelte coraggiose. Chi di competenza, batta un colpo"

“Un’iniziativa che potrebbe tramutarsi in un colpo letale per le nostre terre alte”. La presidente di Confindustria Belluno Dolomiti e delegata nazionale all’Economia della Montagna, Lorraine Berton, non nasconde i suoi timori rispetto alle ricadute sul Bellunese dei contributi a fondo perduto dati dalla provincia autonoma di Trento a chi acquista e ristruttura immobili nei comuni trentini colpiti dal fenomeno dello spopolamento. Contributi che per l’acquisto possono arrivare fino a 20 mila euro, mentre per la ristrutturazione saranno fino a 80 mila euro, pari al 40 per cento della spesa ammessa di 200 mila euro

“Queste misure devono suonare la sveglia ai nostri politici. Mentre a Trento si erogano contributi a fondo perduto fino a 80 mila euro per le giovani famiglie che intendono stabilirsi nei comuni più periferici, a Roma la legge sulla montagna va avanti a rilento e soluzioni per la residenzialità sono di fatto ferme. Sarebbe troppo facile gridare alla “concorrenza sleale” (l’iniziativa riguarda 33 comuni, buona parte dei quali confinano con il Bellunese e la montagna veneta), ma questo è il momento delle scelte coraggiose. Chi di competenza, batta un colpo. La montagna ordinaria deve avere un sussulto di dignità: servono una potente iniezione di liquidità, strumenti di governance adeguati e una strategia condivisa per ridare competitività ai nostri territori”, afferma Berton.

“Sono sinceramente preoccupata: da un lato, la nostra provincia continua a perdere circa 1000 abitanti all’anno, dall’altro le nostre aziende faticano a trovare nuove risorse e talenti, nonostante politiche di welfare evolute e stipendi mediamente più alti. Sappiamo tutti benissimo che uno degli ostacoli principali è proprio la difficoltà a trovare case, immobili disponibili e a prezzi accessibili”, continua la presidente che, conclude chiamando all’azione il mondo della politica e delle istituzioni: “Devono intervenire non per bloccare le iniziative legittime della Provincia autonoma ma per emularne lo spirito e fare in modo che la montagna si sviluppi nella sua interezza. Penso che su questo serva davvero ascoltare il mondo dell’impresa: la stessa Confindustria ha presentato a Governo e Istituzioni comunitarie un piano per abitazioni a costi sostenibili. Come prima mossa, si approvi quanto prima la legge sulla montagna: in un convegno promosso da Unimont Alessandro Panza, consulente del Ministro per le Autonomie Roberto Calderoli, ha pronosticato il licenziamento entro la fine di maggio. Speriamo che questi temi siano rispettati e che gli emendamenti che come Sistema Confindustria abbiamo proposto vengano accolti”.

5 commenti

  • Se arrivassero alle giuste famiglie potrebbe fare la differenza ed essere un’ottima idea.
    Provare a coinvolgere le famiglie che hanno gia’le case itea proponendogli case solo da arredare(che poi diveranno di propieta’) in questi paesini disagiati.
    Oppure sparate a caso e poi i soldi arriveranno ai soliti furbi.

  • Quello che dice la provincia di Trento e una vera bufala
    Ammettiamo la provincia ti dà 20000 Mila euro per l’acquisto in realtà ti costa 60000 rimane 40000 (sempre se quello che te la vende non vuole approfittare anche lui) piu costi del rogito e licenze e stesura progetto più o meno altri 20000 euro

  • Quello che sta dicendo la provincia di Trento è uno specchietto per allodole
    Costo per acquisto 65000
    Costo per ristrutturazione 200000
    Costo rogito e architetto e oneri 25000
    Totale spesa 290000 la provincia te ne dà 120000 e te devi spendere 170000 in più devi abitare per 10 anni ho affittarla Con canone accessibile non so dove c’è la convenienza per ripopolare il paese, non serve soltanto le case bisogna avere servizi bar negozi alberghi ristoranti .
    Io penso che se volete ripopolare i paesini(per me è già troppo tardi) dovete chiudere i uffici tecnici dei comuni
    E lasciare la gente di costruire dietro le sue esigenze

    Non vado più avanti ne avrei cose da dire ma mi fermo qui grazie Vito

  • Il veneto leghista non può chiedere soldi a Roma altrimenti verrebbero sottratti al ponte sul nulla di Salvini.i soldi x Milano cortina li hanno trovati come x laSPV che hà devastato il territorio.il bellunese deve far sentire la sua voce a cominciare dalle scuole,associazioni culturali e mondo del lavoro è l’unità che fa la forza….

  • Scusate ma è una vergogna… Prima di tutto per gli abitanti che tutti i giorni mantengono il territorio con tutti i sacrifici possibili .. eredi di un patrimonio , che ricordiamolo .. gli è stato donato dai padri ..(. Andato in pensione a 45 anni ..e riuscendo in qualche maniera a mantenere…).. noi gente do montagna .. gente che no. Va neppure in ferie x far fronte a tutto il lavoro che c’è da fare… Noi che almeno 3 sere a settimana facciamo le cose x portare i figli a studio o sport serali… Noi che le ferie le passiamo nel bosco x risparmiare sul riscaldamento che costa sempre di più… Questo soldi son buttati in questo modo… Le montagne con le proprie frazioni non si spopolano xchè la gente non ci vuole più vivere ma xchè assenti di servizi .. servizi come una corriera in più.. servizi come lo sport x i figli… Servizi come il dopo scuola … Servizi come il medico… Servizi come un bar… Servizi come un supermercato con prezzi “normali e nella media”.. servizi come un nido.. servizi come strade che siano idonee alla viabilità… Servizi come un distributore di carburante… ECC. Potrei continuare all’ infinito…questi soldi vanno destinati ai servizi non a gente opportunista che vede nella montagna donata dai nostri avi un occasione di fare soldi… Pensate a noi x una volta… Noi gente di montagna… Grazie
    Grazie

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