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martedì 26 Novembre 2024,

Skipass Modena, Anef: un patto per le Olimpiadi

«Milano-Cortina 2026 saranno Giochi diffusi e sovraregionali». Gli esercenti funiviari tracciano la roadmap degli interventi necessari al territorio: strade, infrastrutture, banda larga e logistica.

Le Olimpiadi come occasione diffusa per prendersi cura della montagna italiana. Al Salone del Turismo e degli Sport invernali di Modena, grande happening autunnale dove, come di consueto, comincia l’inverno non solo dei grandi eventi, ma dell’intera filiera turistica della montagna, Anef Associazione Nazionale Esercenti Funiviari fa il punto della situazione. E chiama a raccolta alcuni degli attori che saranno protagonisti dei prossimi sette anni di grande sport made in Italy, dalla Coppa del Mondo, che si è appena aperta in Austria sul ghiacciaio di Sölden, e che toccherà, con ben sette tappe, l’Italia, fino ai Mondiali di Cortina 2021, passando per il sogno olimpico, divenuto realtà e responsabilità condivisa con Milano-Cortina 2026.

Domani, giovedì 31 ottobre, la tavola rotonda «Olimpiadi diffuse 2026, la capacità di fare sistema partendo dagli impianti a fune» metterà in campo un progetto di comunicazione della montagna italiana improntato sul know-how di chi vive, opera e lavora in montagna e per la montagna. Obiettivo: delineare la giusta “legacy” che i grandi eventi sportivi devono portare e lasciare sul territorio.

Nelle ultime edizioni, i Giochi Olimpici, anche in ottemperanza all’agenda del Cio Comitato Olimpico Internazionale su sostenibilità e ambiente, hanno puntato su un modello diffuso di eventi. Torino 2006 fu un’Olimpiade “regionale” con il cluster degli sport del ghiaccio in città e quello della neve suddiviso fra le varie valli. Poi ci sono state le edizioni che univano impianti “dal mare ai monti”, come Vancouver 2010 e Sochi 2014, passando per Pyeonchgang 2018 e i suoi impianti “riconvertibili” a dare fiato all’economia nazionale.

L’Italia, a 20 anni da Torino 2006, è pronta per un altro grande passo, una vera prima nella storia dei Giochi: «Milano-Cortina 2026 unirà le Alpi italiane, con una grande metropoli come Milano, ma anche con città storiche come Verona, Trento e Bolzano», spiega Valeria Ghezzi, presidente di Anef. «Quella che sembra ed è una distanza geografica è, piuttosto, il motore che unisce, esalta e collega le realtà sportive ed imprenditoriali già presenti sul territorio. Con l’obiettivo di fare squadra». Lo conferma, fra i principali attori della tavola rotonda, anche Flavio Roda, presidente della Fisi Federazione Italiana Sport Invernali: «L’Olimpiade italiana è una grande opportunità per gli sport invernali e per tutto il comparto montano. Tanto nel percorso di avvicinamento, costellato di appuntamenti sportivi internazionali sulle montagne italiane, quanto durante l’evento, il nostro Paese, con le sue bellezze e le sue particolarità, sarà sotto gli occhi del mondo intero: e questa è un’occasione irripetibile. Sono certo che sarà un’Olimpiade organizzata perfettamente perché possiamo contare su organizzatori e località che vantano una lunga tradizione ed esperienza. Naturalmente, sarà necessario che le istituzioni – Governo, Regioni, Province, Comuni – facciano sistema insieme agli operatori della montagna per realizzare un’Olimpiade indimenticabile».

«Gli investimenti che questi grandi eventi porteranno devono essere duraturi per il territorio: la priorità di noi impiantisti è da sempre quello di far crescere la montagna creando lavoro e favorendo l’economia locale», prosegue Valeria Ghezzi, «per questo vogliamo impegnarci affinché l’eredità olimpica più preziosa sia quella di generare una consapevolezza diffusa della necessità di tutelare le nostre montagne e di sviluppare politiche e buone pratiche orientate alla valorizzazione delle potenzialità inespresse, in un’ottica di crescita economica e, soprattutto, sociale. Diamo slancio a quegli interventi che la montagna italiana attende da tempo».

Aeroporti efficienti ed interconnessi con infrastrutture viarie moderne, adeguamento dei trasporti e degli interscambi ferro-gomma, reti per il trasferimento dei dati, banda larga: sono queste le priorità che Anef ha individuato come strategiche per un vero lascito olimpico che porti benessere e welfare fra i monti. «Noi impiantisti amiamo la montagna e abbiamo deciso di viverla, lavorando e facendola crescere con i nostri investimenti e con i costanti interventi volti alla tutela e alla conservazione del patrimonio naturale, ma se poi i collegamenti sono difficoltosi o manca l’adeguato supporto da parte del decisore pubblico, rischiamo di vanificare ogni sforzo e di perdere perde la capacità attrattiva nei confronti dei turisti e degli appassionati», conclude Valeria Ghezzi.

Marco Zardini, presidente del Consorzio Esercenti Impianti a Fune di Cortina, Auronzo, Misurina e San Vito conclude: «La conca ampezzana sta vivendo un momento di grandi novità, una nuova primavera. Le Olimpiadi Milano – Cortina rappresentano una vera e propria boccata di ossigeno per tutto l’arco alpino. Un’altra bellissima sfida ed un’occasione storica per “unire” in maniera concreta la montagna».

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