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mercoledì 27 Novembre 2024,

Spesa a domicilio, Confcommercio chiama a raccolta i negozi

Ascom ha infatti inviato una comunicazione ai propri iscritti dei settori di “prima necessità” chiedendo di comunicare la disponibilità a fornire la propria collaborazione e di indicare i servizi forniti (domicilio, ordini online, commercio elettronico, ordini telefonici).

I negozi di vicinato chiamati a raccolta da Confcommercio Belluno per aiutare la popolazione durante l’emergenza Coronavirus. Ascom ha infatti inviato una comunicazione ai propri iscritti dei settori di “prima necessità” chiedendo di comunicare la disponibilità a fornire la propria collaborazione e di indicare i servizi forniti (domicilio, ordini online, commercio elettronico, ordini telefonici). I dati raccolti verranno messi anche a disposizione dei Comuni, allo scopo di creare una rete di contatti più diffusa e capillare possibile. Agli esercenti è stato inoltre raccomandato di prestare massima attenzione alle buone prassi previste per limitare la diffusione del virus tanto nelle attività di negozio quanto per eventuali consegne al domicilio.

«Non avremmo mai pensato di arrivare a questi livelli di allerta ma ora dobbiamo agire di conseguenza con comportamenti idonei e con pratiche che possano limitare il diffondersi dell’emergenza. Su questo fronte i cittadini potranno trovare nei negozi di paese un porto sicuro a cui affidarsi per le esigenze quotidiane», queste le parole di Sandro Lavanda, presidente degli alimentaristi di Confcommercio Belluno. «Le raccomandazioni ora valide in tutta Italia vanno rispettate per il bene comune e vanno nell’ottica di non spostarsi dal proprio ambito di residenza e di non creare inutili assembramenti. I negozi dei paesi e dei quartieri del territorio – alimentari, panifici, macellerie – verranno incontro alle esigenze dei cittadini con un occhio di riguardo verso le fasce più deboli della popolazione».

«Invitiamo tutti a spostarsi il meno possibile», prosegue, «a restare nell’ambito del proprio paese e della propria frazione, a contattare il negoziante per fare l’ordine della spesa da ritirare poi senza fermarsi a lungo in bottega. I nostri associati daranno la propria piena disponibilità anche per la  consegna della spesa a domicilio; altri sono attrezzati per modalità di vendita e di ricevimento ordini on line a favore dei clienti più digitalizzati. Basterà una telefonata per accordarsi! Veniamoci incontro, i piccoli negozianti sono al vostro fianco e vi assisteranno in questo momento di grande e comune difficoltà».

«I nostri negozi sparsi capillarmente ancora su tutto il territorio», conclude Lavanda «dal Comelico all’Agordino, dal Cadore allo Zoldano, in Alpago, Valbelluna e Feltrino rappresentano oggi, più che mai, un punto di riferimento di imprescindibile importanza prima di tutto sotto il profilo sociale. Concluderei con un appello ai Sindaci affinché sensibilizzino i propri cittadini a fruire del servizio di prossimità che ogni giorno potremo garantire senza che si vengano così a generare inutili spostamenti e pericolosi assembramenti di persone».

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