«Abbiamo deciso di metterci in prima linea anche al di là delle finalità della nostra associazione e dei compiti statutari. Non possiamo esimerci dal fare la nostra parte. La sanità a livello provinciale, così come quella veneta e del resto d’Italia, sta facendo degli sforzi immani per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e non possiamo tirarci indietro». Così Laura Menegus, presidente di Dolomiti Emergency, spiega la decisione di devolvere 50 mila euro a favore del conto corrente appena aperto dall’Ulss Dolomiti per le offerte a sostegno della sanità provinciale.
«Una decisione che abbiamo preso come direttivo, all’unanimità, nel corso di una riunione virtuale, unica modalità possibile in questo contesto di emergenza pandemica», aggiunge la Menegus. «Con questa donazione auspichiamo di essere da esempio per tutti. Ognuno di noi, secondo le proprie possibilità, piccole o grandi che siano, può contribuire a dare una mano».
I 50 mila euro deliberati da Dolomiti Emegency, e che a stretto giro saranno versati nel conto dell’Ulss, derivano quasi interamente dal 5 per mille dello scorso anno. «Agiamo nella trasparenza più assoluta», fa presente la Menegus, «e teniamo a far sapere alle persone che hanno deciso di sostenerci come vengono utilizzate le risorse». «In questo caso abbiamo preso una scelta che va “contro”, se così si può dire, le finalità di Dolomiti Emergency, in quanto non stiamo parlando di donazioni al sistema di emergenza e urgenza in montagna. Ma pensiamo di interpretare il pensiero di ogni bellunese: i nostri medici, i nostri infermieri, tutti gli operatori della sanità stanno lavorando per noi, rischiando anche la vita. Non solo è giusto, ma doveroso, sostenere i nostri ospedali».
Il conto corrente dedicato alle offerte in denaro per l’acquisto di attrezzature e presidi sanitari è intentato all’Ulss 1 Dolomiti, causale “Donazione emergenza Covid-19”, Iban IT8000200811910000105889675. Per informazioni www.aulss1.veneto.it
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