«Serve responsabilità. Chiedere la riapertura può vanificare gli sforzi fatti». A sottolinearlo è il ministro bellunese ai Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. «Siamo riusciti con fatica e con enormi sacrifici, anche personali, a rallentare la diffusione del contagio», fa presente. «Il comitato scientifico che affianca il Governo in questa difficilissima battaglia contro il coronavirus ha espresso una moderata soddisfazione per i dati che mostrano la curva del numero dei contagi accennare a una inversione di tendenza».
«Siamo in una fase delicatissima», prosegue, «in cui cedere alla tentazione di affidarsi alla frenesia di emozioni istintive, o a calcoli di natura diversa da quella scientifica, e chiedere la riapertura delle aziende, delle scuole e degli uffici potrebbe rendere vano quello che finora è stato fatto, gli sforzi fatti da medici, infermieri e da tutti i professionisti che lavorano in prima linea, i sacrifici affrontati con enormi difficoltà dalle famiglie. Sarebbe un insulto a tutti i nostri concittadini che hanno lottato fino alla fine ma non ce l’hanno fatta».
«Il Governo sta facendo tutto il possibile per far ripartire quanto prima l’economia del Paese ma bisogna essere responsabili e avere pazienza», conclude. «I provvedimenti di contenimento adottati fino ad ora sono stati efficaci e proprio in questa fase cruciale, in cui dovremmo raccoglierne i frutti, non possiamo permetterci errori. Le decisioni dovranno essere prese in linea con l’andamento dei contagi e ascoltando responsabilmente le indicazioni della scienza».
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