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martedì 24 Dicembre 2024,

Obiettivo raggiunto: torna a Belluno il volume della biblioteca Piloni dipinto da Cesare Vecellio

Perale: «È un segnale positivo in queste strane giornate, in cui c'è bisogno di buone notizie per rinsaldare lo spirito di comunità».

Nel 2017 l’obiettivo di riportare “a casa” l’incunabolo del bellunese Urbano Bolzanio era stato raggiunto. E in questi mesi la Biblioteca civica ci ha riprovato con un’altra opera: si tratta di un gioiello dipinto da Cesare Vecellio, appartenuto alla biblioteca Piloni. Se per l’incunabolo di Bolzanio era stato necessario raggiungere i 10 mila euro, l’obiettivo è ora ancor più ambizioso: la cifra di acquisto ammontava a 36 mila euro. Cifra elevata, ma la capacità di fare squadra dei Bellunesi e di portare avanti uno sforzo collettivo non è mancata nemmeno questa volta: grazie al sostegno concreto di molti enti, associazioni, istituzioni e cittadini, si sono raggiunti i 36 mila euro necessari per acquistare il prezioso volume “Scriptores historiae Augustae” di Svetonius Tranquillus Gaius, Basilea, Froben et Nicolaus Episcopius, Julii 1533. Si tratta di un’edizione critica dell’opera del biografo latino curata dagli umanisti Giovan Battista Egnazio e Erasmo da Rotterdam.

L’obiettivo è quindi raggiunto, e tornerà presto a Belluno presso la Biblioteca civica un altro (il quarto) dei libri dipinti sui tagli e sui piatti da Cesare Vecellio, facenti parte dell’antica biblioteca della nobile famiglia Piloni. La preziosa collezione libraria riconosciuta come un originale capolavoro rinascimentale e dispersa alla fine del XIX secolo, i cui 172 volumi dipinti da Vecellio sono oggi custoditi nelle più importanti biblioteche pubbliche e private del mondo. In questa edizione cinquecentina l’artista cadorino disegnò su uno sfondo blu i ritratti a medaglione dei dodici cesari, sempre in riferimento al contenuto dell’opera. Sia la legatura tedesca coeva che tutte le carte sono in ottimo stato di conservazione.

«Il volume con tagli dipinti da Vecellio era in vendita presso Meda Riquier Rare Books Ltd, una libreria di Londra», ricorda Giovanni Grazioli, direttore della Biblioteca civica. «Il prezzo iniziale era di 48 mila euro ma, dopo aver portato avanti una trattativa, siamo riusciti a scendere a 36 mila». Insieme alla Biblioteca e al Comune è sceso in campo, come due anni fa, il Soroptimist Club Belluno-Feltre e si è aggiunta, in qualità di capofila del progetto, l’associazione Amici del Borgo, legata da sempre all’omonimo ristorante. La scadenza per la raccolta della cifra era il 31 marzo. «Eravano in dirittura d’arrivo», precisa Marco Perale, assessore alla cultura del Comune capoluogo, «poi, nella settimana prima della scadenza, è arrivata la cifra mancante, grazie al Rotary Club di Belluno, che ci ha permesso di chiudere la raccolta».

«Ringraziamo l’assessore Perale per il sostegno e la collaborazione alla riuscita dell’iniziativa», continua Grazioli. «Grazie anche il libraio antiquario Alessandro Meda Riquier per aver evidenziato il legame tra la storia della comunità bellunese e la collezione Piloni. Un ringraziamento particolare va a Adriano Ebo, presidente dell’Associazione Amici del Borgo ente capofila del progetto, che ha svolto con grande entusiasmo l’impegnativa funzione di coordinamento e di amministrazione. E grazie anche a Dina Tollot preziosa collaboratrice della Biblioteca civica».

«È un segnale positivo in queste strane giornate, in cui c’è bisogno di buone notizie per rinsaldare lo spirito di comunità», commenta Perale. «Insieme, grazie allo sforzo di tantissimi singoli cittadini e di associazioni, aziende e gruppi siamo riusciti a riportare in città un pezzo della nostra storia. Un bell’esempio di comunità e collaborazione, esattamente come lo sforzo collettivo che stiamo tutti insieme facendo in questi mesi per poter tornare a vivere la città». Alle problematiche di una raccolta di fondi molto impegnativa in questo momento storico, in particolare modo per un bene culturale, si è aggiunta la pandemia che ha bloccato persone e iniziative. «Ora che l’obiettivo è stato raggiunto, non è infatti possibile promuovere cerimonie o conferenze stampa aperte alla partecipazione del pubblico», mettono in risalto Perale e Grazioli. «Visto che i tempi per tornare alla normalità si allungano, abbiamo ritenuto di informare e dare questa bella notizia ugualmente, così da sollevarci un po’ da questo momento difficile per tutti, con l’arte e la bellezza guardando con ottimismo a un futuro migliore».

La conferenza stampa durante la quale era stata presentata l’iniziativa.

«Quando saremo in condizioni sanitarie di sicurezza, organizzeremo un grande evento per la presentazione pubblica del volume, coinvolgendo coloro che hanno collaborato e aperto a tutta la cittadinanza», proseguono. «Sarà una grande festa per Belluno che, in un periodo difficile, ha dimostrato di credere in questo progetto culturale e di avere l’orgoglio di riprendersi un piccolo ma prezioso pezzo della sua storia. Che ora potrà conservare e valorizzare anche per le future generazioni».
Con l’arrivo di questo esemplare la Biblioteca civica di Belluno arricchisce la sua importante collezione libraria e diventa la biblioteca europea che conserva il maggior numero di volumi della Biblioteca Piloni, precedendo la Bibliotèque nationale de France che ne conserva tre.

Il volume – “Scriptores historiae Augustae. Svetonius Tranquillus Gaius” – è uno dei 172 della celebre biblioteca Piloni, con decorazione del secondo cucino di Tiziano, Cesare Vecellio. Le opere di quest’ultimo furono commissionate negli anni ’80 del Cinquecento da Odorico Piloni, suo mecenate e amico, la cui famiglia si trovava a Belluno e poi a Villa Casteldardo di Trichiana. Vecellio dipinse i tagli anteriori della maggior parte dei libri, che sono rilegati in tavole, mentre 21 libri sono in semplici rilegature in pergamena, le cui copertine furono illustrate a penna e inchiostro. Grazie alla loro insolita decorazione e al fatto che la biblioteca è rimasta intatta fino agli anni ’50 del Novecento, tutti i libri di Piloni sono stati conservati nelle loro legature originali.

Biblioteca e Comune tengono a ringarziare a tutti coloro che nei diversi enti e associazioni hanno contribuito e collaborato a quest’iniziativa che, proprio grazie a una corale partecipazione e solidale attività, ha permesso questo straordinario risultato: Associazione Amici del Borgo, Rotary club Belluno, Soroptimist Club Belluno-Feltre, Consorzio BIM Piave, CortinaBanca, Provincia di Belluno, Comune di Borgo Valbelluna, Associazione Antenna Anziani (Belluno), Corc (Belluno), Magnifica Comunità di Cadore, Associazione culturale Campedèl, Associazioni di Bolzano Bellunese, Unifarco per la cultura, Società Dante Alighieri, Scuola di musica A. Miari, Ristorante Al Borgo, Trattoria L’Oasi (Limana), Auser provinciale, Università popolare di Belluno – Auser, Collegio dei Periti industriali, Conservatorio di musica “A. Steffani” di Castelfranco
Veneto, Lions club Cadore Dolomiti, Lions club international Belluno, Famiglia Camurri-Piloni, Gruppo musicale Illogica Allegria, Parrocchia Duomo-Loreto di Belluno, Fondazione e centro studi Tiaziano e Cadore, Comune di Pieve di Cadore, Fondazione Museo dell’Occhiale Pieve di Cadore.

«Dobbiamo anche ringraziare per la generosità tutti i cittadini che hanno effettuato il bonifico sul conto corrente dedicato», concludono, «o hanno partecipato con un contributo volontario a tutte le iniziative pubbliche che sono state organizzate per la raccolta fondi da ottobre 2019 a febbraio 2020».

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