Un altro giovane poliziotto morto nell’adempimento del dovere a meno di sette mesi dall’uccisione in Questura a Trieste dei giovanissimi agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. La nostra famiglia – afferma il Sap (Sindacato autonomo di Polizia) – piange un altro figlio delle stelle, un altro poliziotto delle Volanti. Pasquale Apicella, agente scelto della Polizia di Stato, deceduto lunedì 27 aprile scorso a soli 37 anni, nella città di Napoli mentre tentava di bloccare la fuga a dei rapinatori che avevano appena tentato un colpo in banca. Lascia la moglie e due figli piccoli.
A causa delle restrizioni previste dall’emergenza sanitaria in atto – fa sapere la Segreteria provinciale del Sap bellunese – non è stato possibile portare il nostro saluto alla cerimonia funebre e tributare il giusto onore al nostro collega, anche alla luce dell’alto numero di colleghi che avrebbero voluto partecipare.
Nel fermo intendimento di voler onorare la memoria del collega scomparso – continua il Sap bellunese – oggi, venerdì 8 maggio, alle ore 11, abbiamo deposto una corona d’alloro alla sua memoria presso la lapide commemorativa dei caduti della Polizia di Stato apposta nell’atrio della Sezione Polizia Stradale di Belluno. Nel pieno rispetto delle attuali misure di distanziamento sociale, è stato quindi osservato un momento di raccoglimento e preghiera con il cappellano provinciale della Polizia di Stato, mons. Giorgio Lise.
Purtroppo piangiamo un altro collega che ha sacrificato la propria vita per servire il Paese e per difendere la legalità – conclude il sindacato -. Un sacrificio che ci auguriamo non resti vano e che merita di essere adeguatamente ricordato. Per questo motivo, la stessa cerimonia è state organizzata contemporaneamente in tutta Italia da tutte le Segreterie Sap delle varie province.
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