«La montagna bellunese ha bisogno di infrastrutture adeguate. Proprio per questo servono soluzioni per evitare le code che non fanno solo il male del turismo: danneggiano anche la competitività delle nostre imprese». È il commento della presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella, all’indomani dell’ennesimo episodio di traffico bloccato sulla strada verso il Cadore e Cortina. Dopo sabato, infatti, le code si sono ripresentate puntuali anche ieri pomeriggio, per il traffico da rientro dei turisti della domenica.
«Alla lunga i turisti che impiegano oltre quattro ore per percorrere i 150 chilometri tra Cortina e Venezia si stancheranno e sceglieranno altre località, come ha stigmatizzato nei giorni scorsi il presidente della Provincia Padrin. E per questo vanno risolti subito i nodi che creano le code», continua la presidente Scarzanella. «I lavori attivi sono indispensabili e ben vengano: erano anni che li chiedevamo. Dobbiamo, però, trovare le soluzioni più adeguate per fare in modo che i cantieri siano messi in condizione di ridurre al minimo i rallentamenti, ad esempio attraverso l’impiego di movieri. Nel breve periodo, in un’estate che sarà di grande rilancio per la montagna, non possiamo permetterci di perdere l’occasione di intercettare i flussi dalla pianura. In questo senso, l’esenzione dal pedaggio autostradale, soprattutto durante i fine settimana, potrebbe essere il modo giusto per incentivare i turisti ad arrivare nel Bellunese».
La presidente Scarzanella sottolinea poi il grande tema del gap infrastrutturale della provincia di Belluno. «Non lo vediamo solo nei fine settimana, ma tutti i giorni, perché sta costando caro anche alle nostre imprese, che già scontano la marginalità geografica. Il contesto dolomitico e montano in cui è inserito l’artigianato bellunese potrebbe e dovrebbe essere un valore aggiunto; invece, a causa dell’assenza di collegamenti materiali adeguatamente dimensionati sta diventando una zavorra per la competitività delle imprese. Confartigianato Belluno si è espressa più volte a favore della realizzazione delle infrastrutture; la situazione attuale non fa che confermare la necessità di un intervento risolutivo. Anche perché con i collegamenti si può combattere lo spopolamento delle “terre alte”. Il Covid ha evidenziato il bisogno di ambiente, aria pura, di montagna: sono convinta che se anziché quattro ore di macchina, ci si mettesse meno a raggiungere la nostra provincia, con infrastrutture adeguate, non solo sarebbe più facile per le comunità locali rimanere a vivere in quota, ma sarebbe molto agevole anche per chi oggi sta in pianura scegliere di abitare nel Bellunese».
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/