EssilorLuxottica annuncia che i ricavi consolidati per il terzo trimestre 2020 sono stati pari a 4.085 milioni di euro, con una diminuzione del 5,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-1,1% a cambi costanti), evidenziando una ripresa progressiva rispetto al secondo trimestre 2020. Nei primi nove mesi del 2020, tuttavia, i ricavi consolidati sono stati pari a 10.315 milioni di euro, con una diminuzione del 21,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-20,0% a cambi costanti).
Francesco Milleri, vice presidente e amministratore delegato di Luxottica con Paul du Saillant, amministratore delegato di Essilor salutano con favore i nuovi dati, finalmente positivi, e si dicono convinti che derivino anche dal valore delle maestranze, che hanno sapuito adattarsi alle nuove necessità imposte dal coronavirus. «Siamo soddisfatti della significativa inversione di tendenza registrata dalla Società nel terzo trimestre e orgogliosi di tutti i nostri dipendenti che l’hanno resa possibile. Le nostre organizzazioni si sono rapidamente adattate a un ambiente particolarmente impegnativo e hanno abbracciato un nuovo modo di lavorare, permettendo al Gruppo di proseguire il suo percorso verso una solida ripresa».
«In questo difficile contesto di mercato», ancora Milleri, «EssilorLuxottica è diventata più forte, grazie alla resilienza del business ottico e al mix equilibrato di prodotti, canali e aree geografiche. Il lancio di nuovi prodotti come Stellest in Cina, una nuova lente rivoluzionaria per correggere la miopia nei bambini, o la recente partnership con Facebook per gli smart glasses, confermano come la Società non abbia mai smesso di investire in innovazione».
Negli ultimi mesi il mondo dell’occhiale ha mostrato una forte resilienza, una strutturale capacità di reagire alle difficoltà imposte dal coronavirus. Il nuovo slancio è stato impresso «anche da una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori della necessità di prendersi cura dei propri occhi, in particolare con l’aumentare del tempo passato di fronte agli schermi, nella nuova normalità imposta da Covid-19. Questo, a sua volta, ha favorito un rinnovato appetito dei consumatori per soluzioni visive con un alto valore aggiunto», si legge nella nota diffusa da EssilorLuxottica, l’azienda agordino-francese che impiega 150.000 dipendenti.
Il mondo cambia e bisogna saper inventare risposte alle nuove domande: «Nei primi nove mesi del 2020, le vendite online sono crescite del 40%, raggiungendo ricavi record pari a 878 milioni di euro, trainate dalle piattaforme proprietarie monomarca (Ray-Ban.com, Oakley.com e SunglassHut.com) e dalle piattaforme multimarca (EyeBuyDirect.com, Clearly.ca, Visiondirect.co.uk)».
Addirittura, «la crisi causata da Covid-19 si è rivelata un’opportunità per EssilorLuxottica, in quanto ha agito da catalizzatore per implementare le decisioni strategiche prese dalla Società poco prima della pandemia: portare avanti l’integrazione, semplificare l’organizzazione aziendale, accelerare i processi decisionali, incrementare la digitalizzazione e sostenere la trasformazione del settore dell’eyewear e dell’eyecare, sempre contenendo i costi e preservando la cassa».
Ma la pandemia sta tornando a crescere in tutta Europa. «Questa seconda ondata aumenta il livello di incertezza delle prossime settimane. Nonostante ciò», considera Luxottica, «questa area geografica ha la massima priorità per la Società che mantiene un forte focus sulla sicurezza dei suoi dipendenti, sulla business continuity e sul rapporto di fiducia con i clienti e gli altri stakeholder».
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