Lo scorso 2 dicembre la polizia tedesca ha arrestato sulla base di un mandato d’arresto europeo un giovane di 25 anni originario del Gambia sottoposto ad indagine per stupefacenti da parte della Squadra Mobile di Belluno nel 2016. Il giovane era arrivato in provincia come richiedente asilo nel giugno del 2015. Nel corso dell’estate dell’anno dopo – spiega la Polizia – insieme ad altri connazionali aveva intrapreso un fiorente mercato di vendita al dettaglio di marijuana ed hashish all’interno del parco Boscariz di Feltre. Le dosi venivano cedute al prezzo di 10/15 euro al grammo, e tra i clienti figuravano soprattutto minorenni.
Il giovane che è stato ora catturato inizialmente effettuava le cessioni in prima persona, successivamente, dopo aver acquisito un maggiore controllo sul mercato, prendeva contatti telefonici con gli acquirenti, inviando sul posto per la consegna altri pusher alle sue dipendenze.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Belluno, aveva portato all’emissione di un’ordinanza cautelare che disponeva la custodia in carcere a carico del giovane gambiano e degli altri connazionali nel febbraio 2017. Nel frattempo però il 25enne si era reso irreperibile e a suo carico era stato stilato un verbale di vane ricerche.
Nel corso di quest’anno, nell’abito di un progetto finalizzato alla ricerca dei latitanti, la Squadra Mobile di Belluno ha iniziato a consultare internet al fine di reperire informazioni, scoprendo sui
social due profili con nomi e fotografie simili a quelle del ricercato. Le foto, in cui accanto al soggetto apparivano ad esempio una fermata dell’autobus o una palestra, hanno permesso di circoscrivere un’area della città di Stoccarda vicina all’aeroporto come luogo abitualmente frequentato dall’uomo il quale, contemporaneamente, appariva legato a una donna tedesca cinquantenne di Francoforte, arrestata nel 2010 all’aeroporto di Fiumicino con 4,7 kg di cocaina.
La localizzazione del giovane ha consentito alla Polizia di richiedere alla Procura della Repubblica di Belluno l’emissione di un mandato d’arresto europeo a suo carico e poi l’inserimento del mandato nel portale Schengen ha permesso di attivare il Servizio per la cooperazione internazionale di Polizia che ha sollecitato le Forze dell’ordine tedesche nelle ricerche del soggetto. Il giovane è stato quindi rintracciato proprio a Stoccarda e arrestato.
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