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lunedì 23 Dicembre 2024,

Asca connette il territorio: 150 tablet agli anziani

Grazie ai Fondi di confine. Oltre a contrastare l’isolamento sociale, l’utilizzo permetterà, attraverso le videochiamate, interventi in gruppo mediante l’uso delle nuove tecnologie, che da “nemiche” diventano alleate contro la distanza sociale imposta dal Covid-19 ma, spesso, per i nostri territori, anche strutturale.

Asca ha messo in atto progetti strategici ad hoc per intercettare i bisogni e sviluppare nuove opportunità nei territori e, se la rete si crea connettendo, è una grande connessione quella che sta partendo nell’Agordino a favore delle persone anziane. Grazie ai Fondi di confine infatti, sono stati messi a disposizione 60 mila euro per l’acquistato di un software e 150 tablet provvisti di sim (ma altri ne arriveranno) per connettere, monitorare e intercettare le persone fragili che necessitano di interventi assistenziali come il monitoraggio della loro alimentazione, la gestione dell’abitazione e della spesa, ma anche di una particolare attenzione per i loro bisogni psicologici ed emotivi.

Spesso tali bisogni vengono considerati marginali, ma in realtà contribuiscono in misura sostanziale al benessere della persona anziana e richiedono interventi strutturati di stimolazione cognitiva e azioni mirate ad incrementare la loro autostima, e il benessere emotivo. Oltre a contrastare l’isolamento sociale quindi, l’utilizzo dei tablet permetterà, attraverso le videochiamate, interventi in gruppo mediante l’uso delle nuove tecnologie che da “nemiche” diventano alleate contro la distanza sociale imposta dal Covid-19 ma, spesso, per i nostri territori, anche strutturale.

Proprio grazie alla piattaforma messa a disposizione da una software house specializzata nella creazione di prodotti destinati all’area socio assistenziale, gli anziani in possesso del tablet potranno collegarsi ai servizi, ai familiari, agli amici, ai medici, ai volontari della comunità di appartenenza. Il progetto prende avvio questa settimana interessando le persone che frequentano i centri sollievo, già contattati dalla psicologa che li dirige, per passare poi a quelle che verranno segnalate dai servizi sociali e sanitari e che sono in carico all’assistenza domiciliare.

«La tecnologia proposta non consiste in un pacchetto già confezionato al quale si devono adeguare persone e servizi, ma in un prodotto che verrà plasmato adattandosi ai bisogni della persona per evolversi in base alle necessità e ai feedback che via via si manifesteranno da chi lo utilizza», sottolineano Mariachiara Santin, amministratore unico di Asca, e il presidente Michele Costa. «Nelle scorse settimane si è dato corso alla formazione della psicologa, degli assistenti sociali e degli operatori che lavorano sul territorio e questi ultimi hanno già iniziato a monitorare le attività che svolgono, anche se questa è una parte marginale del progetto, perché il fulcro resta la connession che, ci auguriamo, con lo sviluppo del disegno strategico messo in atto possa allargarsi ad altri soggetti della rete e della comunità come le farmacie i negozi e gli artigiani del paese».

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