È stato presentato oggi al Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo un progetto culturale di rete tra i Comuni del Feltrino, dal titolo “Il fiume scomparso. Storia e sapore di un mito”. Con l’occasione dell’avviso pubblico “Borghi in Festival”, con cui le direzioni ministeriali creatività contemporanea e turismo intendono finanziare attività culturali per la rigenerazione dei piccoli Comuni in aree caratterizzate da criticità economiche, culturali, sociali o ambientali, la Conferenza dei sindaci dell’Unione Montana Feltrina ha colto la sfida e ha deciso di dare avvio, per la prima volta nel nostro territorio, a una progettualità culturale condivisa.
A partecipare all’avviso sono quindi il Comune di Cesiomaggiore in qualità di capofila della cordata e gli altri dieci “piccoli” Comuni che rientravano nei requisiti di popolazione previsti dal bando e che aderiscono al servizio sssociato di sviluppo e promozione del territorio in ambiente turistico (Alano di Piave, Arsiè, Fonzaso, Lamon, Pedavena, Quero Vas, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Seren del Grappa e Sovramonte) con l’Unione Montana Feltrina regista di tutta l’operazione.
«Il progetto candidato, che ha come obiettivo l’organizzazione di un festival diffuso sul territorio attraverso 11 eventi tra escursioni, concerti, laboratori, escursioni artistiche, proiezioni di film e rappresentazioni teatrali che si terranno nel corso dell’estate 2021», ha affermato l’assessore all’Ecologia, Servizio associato ecologico, Turismo, Agricoltura e Politiche di sviluppo dell’Unione Montana Dario Scopel, «andrà ben oltre la mera realizzazione di un evento. Il festival si terrà in luoghi di forte interesse naturalistico o storico di ogni comune dell’Unione, tutti caratterizzati dal legame con il tema dell’acqua e con il mito-realtà del fiume scomparso della valle feltrina, che collega idealmente i vari comuni tra il torrente Cismon a ovest e il fiume Piave a est. Acqua che storicamente ha rappresentato un confine politico, una via di comunicazione ma anche il motore lavorativo di centrali e segherie, e che ora con il festival si accinge a diventare un filo blu, anziché rosso, che tiene unite le attività del progetto».
Il lavoro di coordinamento e di progettazione per la presentazione della domanda al MiBACT è stato affidato a Dolomiti Lab Srl Impresa Sociale, il nuovo e innovativo spazio di aggregazione culturale e lavorativo nato a Fonzaso nel 2020, che progettato con una team di competenze e in sintonia con Unione Montana, Comuni e ente capofila.
«Non si tratta solo di un festival culturale quindi, ma anche di un progetto di valorizzazione turistica dell’area», continua Scopel, «testimoniato dalla presenza tra i partner del Consorzio Turistico Dolomiti Prealpi e dell’ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, attori fondamentali di un’iniziativa che si propone di contribuire allo sviluppo culturale ed economico e alla crescita sociale della comunità feltrina. Presente anche La Birreria sempre pronta a sostenere i progetti del territorio e farsi promotrice di reti virtuose».
Soddisfazione anche da parte del sindaco Carlo Zanella di Cesiomaggiore: «In questo periodo segnato dalla pandemia e da difficoltà sociali ed economiche emergenti, i Comuni feltrini fanno rete e noi ci siamo messi a disposizione con entusiasmo ad essere capofila di una cordata e di un progetto così interessante».
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