L’Ulss Dolomiti, in base al piano di riorganizzazione sanitaria per l’emergenza Covid, ha mappato 24 tipologie di apparecchiature sanitarie e stilato un piano di azione per l’avvio degli approvvigionamenti, definendo le priorità di intervento sulla base delle effettive necessità ed urgenze. La priorità più alta è stata data ad apparecchi per ossigenoterapia ad alti flussi, sistemi radiologici portatili, emogasanalizzatori che sono stati acquistati lo scorso dicembre per un importo di oltre 200 mila euro.
Nella giornata di ieri, mercoledì 24 febbraio, è stato invece deliberato l’acquisto di una Tac modello Revolution (importo di 941.104 euro) che verrà installata nella Radiologia di Belluno con trasferimento dell’attuale Tac a 64 strati nella struttura prefabbricata adibita a Pronto Soccorso (non appena sarà ultimata) per garantire un percorso separato per i pazienti covid.
Sempre ieri è stato anche deciso l’acquisto di 10 monitor multiparametrici per la Pneumologia Covid di Belluno (69.232 euro); di 4 ecotomografi portatili per i Pronto Soccorso di Pieve di Cadore e Feltre e per le Medicine di Belluno e Feltre (57.225 euro); di 4 videolaringoscopi per intubazioni difficili per le Anestesie-Rianimazione di Feltre, Agordo e di Pieve di Cadore (13.912 euro); di 8 generatori di flusso per terapia CPAP per i Pronto Soccorso di Belluno, Feltre, Agordo e Pieve di Cadore (13.860 euro).
«Nel 2020 abbiamo investito oltre 5,5 milioni di euro in attrezzature e strumentazioni per i nostri ospedali – ha spiegato il commissario Rasi Caldogno – nell’intento di potenziare i servizi offerti con le tecnologie allo stato dell’arte».
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