Oggi, venerdì 23 aprile, ha aperto ufficialmente i battenti a Ponte nelle Alpi il nuovo punto vendita Decathlon. È stato inaugurato in mattinata, nel pieno rispetto dei protocolli anti-contagio, con un simbolico taglio del nastro. Non sono mancati i vertici dell’azienda (a cominciare da Massimo Zan, development manager) e nemmeno le istituzioni: dal sindaco Paolo Vendramini, accompagnato da diversi assessori e consiglieri, al presidente della Provincia, Roberto Padrin, passando per l’onorevole Roger De Menech, fino all’assessore comunale allo Sport di Belluno, Marco Bogo.
Articoli sportivi a 360 gradi, con un particolare richiamo alla montagna e alle attività in quota, spalmati su 1.500 metri quadrati di superficie e con 19 dipendenti giovani e dinamici. «Siamo soddisfatti di questo accordo tra pubblico e privato – afferma il sindaco Vendramini – grazie al quale abbiamo portato a termine la riqualificazione di un’area importantissima, che può rappresentare un volano per l’intera provincia».
Ma le novità, a Ponte, non sono finite: «Mancano ancora due tasselli», spiega il sindaco. «A fine maggio è prevista l’inaugurazione della stazione ferroviaria rimessa a nuovo e, a seguire, quella del parchetto a uso pubblico tra Famila e Decathlon».
Vendramini non nasconde la sua soddisfazione. Soprattutto guardando al recente passato: «Due anni fa l’area dell’ex Comedil era degradata e ora si presenta in maniera completamente diversa. Come la nostra cittadina». Prima Eurobrico, poi Famila, quindi Decathlon. Tre aperture di rilievo, in piena pandemia.
All’attenzione dell’Amministrazione comunale c’è anche la zona di Paludi. «Abbiamo fatto dei passi in avanti rispetto al recupero del grande edificio abbandonato, di proprietà di Intesa San Paolo», informa il sindaco. «Dopo aver allacciato i rapporti, stiamo spingendo per sottoscrivere un protocollo pubblico-privato destinato a sfociare nella riqualificazione della zona».
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