Nei giorni del quindicesimo anniversario della morte, la Comunità feltrina di Villa San Francesco ha dedicato un incontro alla figura del vescovo di Belluno-Feltre Vincenzo Savio, deceduto a Belluno il 31 marzo 2004. Appassionato l’intervento del vescovo Giuseppe Andrich, che ha benedetto i presenti – un centinaio di persone – nel ricordo del predecessore. Il ricordo di Savio è stato al centro del terzo incontro quaresimale con la «Catechesi incarnata: utopia o profezia?».
Il vescovo emerito Giuseppe ha indossato la stola appartenuta al vescovo Vincenzo e donata da don Michele Falabretti, responsabile nazionale della Pastorale giovanile della Cei. A memoria dell’incontro e in forma privata, monsignor Andrich ha donato una propria stola alla «Casa delle stole sacerdotali» della Comunità. Oltre 50 quelle donate da varie parti del mondo.
Durante l’incontro sono stati letti i messaggi dei vescovi Renato Marangoni di Belluno-Feltre, Antonio Napolioni di Cremona, Giovanni D’Ercole di Ascoli Piceno, Antonio Staglianò di Noto. Alle 20 sono state accese due candele, una a Torino davanti a San Giovanni Bosco e l’altra a Osio Sotto davanti al fonte battesimale.
È stata rivissuta la telefonata del vescovo Vincenzo alla Comunità, riunita davanti a un seggio conciliare, presente allora il vescovo di Treviso Antonio Mistrorigo, telefonata fatta poco prima di morire e preceduta da quelle del segretario di Papa Giovanni XXIII monsignor Loris Francesco Capovilla e di monsignor Pasquale Macchi segretario di Paolo VI.
Villa San Francesco ringrazia, oltre ai presenti alla Casa Emmaus, quanti hanno ricordato il vescovo Savio con loro scritti e telefonate indirizzati alla Comunità.
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