Si è tenuta ieri, giovedì 8 luglio, l’assemblea di Anfao, l’Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici di Confindustria, che ha eletto i vertici che la guideranno per il prossimo biennio con la conferma, all’unanimità, del presidente Giovanni Vitaloni, 52 anni, proveniente da una famiglia di industriali torinesi, fondatore e amministratore di Nico Srl. Insieme a Vitaloni è stata rieletta l’intera squadra che compone il Consiglio di presidenza di Anfao (con le rispettive deleghe) che lo accompagnerà fino all’assemblea estiva del 2023. Si tratta di Maria Lorraine Berton (Arlecchino Srl): relazioni industriali; Nicola Del Din (Pramaor Srl): Gruppo Giovani, Gruppo Sole e DaTE; Paolo Pettazzoni (Optovista Spa): distribuzione mkt interno, Gruppo Lenti, CDV onlus e tesoriere; Renato Sopracolle (Sopracolle Srl): distretto e Eurom1; Cirillo Marcolin (Marcolin Spa): presidente Confindustria Moda, rapporti con le istituzioni e Confindustria.
«È stato un ultimo anno estremamente impegnativo per tutto il settore e per il sistema rappresentato da Anfao e da Mido – ha dichiarato Vitaloni – e, proprio in virtù del contesto, credo ancora di più nell’importanza della carica che rivesto e del ruolo di Anfao. È strategico, quindi, proseguire nel percorso che è stato avviato in questi anni, per continuare a dare il meglio in una delle fasi più delicate di risalita dell’intero settore insieme a tutta la squadra di Presidenza, che ringrazio immensamente per il lavoro, il supporto, la disponibilità e il contributo di alto valore che ha saputo fornire. Sono orgoglioso che l’assemblea ci abbia rinnovato la fiducia e siamo pronti a guardare avanti per costruire il futuro di un settore riconosciuto come eccellenza in tutto il mondo».
Il 2020 ha rappresentato per l’occhialeria italiana un passaggio molto complesso riportando i livelli di export e produzione al 2013, con una perdita del 22,6% della produzione rispetto al 2019 e un calo dell’export del 26%. Il numero di aziende operanti nel settore a livello nazionale è sceso del 2,2% per un totale di 860. Unico dato confortante quello relativo all’occupazione che è rimasto stabile rispetto al 2019 grazie anche alle politiche sociali intraprese.
Nei primi mesi del 2021 è possibile intravedere segnali di avvio della ripresa, ma se ne attendono di più confortanti solo nel secondo semestre. L’export dell’occhialeria italiana ha infatti riscontrato un +8,5% rispetto al 2020 e accorciato la flessione rispetto al 2019 (-10,9%). Sul 2020 le montature sono cresciute del 22,8%, in timida ripresa gli occhiali da sole col +1,4%. Nonostante sia ancora presto per delineare delle stime precise circa lo scenario relativo all’anno in corso, a causa del termine del blocco dei licenziamenti e delle persistenti difficoltà congiunturali, le previsioni di ripartenza dei consumi relativi all’export per il primo semestre indicano una crescita del 10% sull’anno precedente, ma è nel secondo semestre che si attende una buona ripresa con un dato che si attesta intorno al 19% con una stima della crescita complessiva durante tutto il 2021 pari al 14,7%.
Ottimisticamente, il ritorno ai livelli di mercato pre-pandemia è però atteso solo per il 2022.
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