In una lettera ai preti del 22 luglio – informa il sito della diocesi (www.chiesabellunofeltre.it) – il vescovo Renato ha comunicato alcuni prossimi avvicendamenti nel presbiterio della nostra diocesi. Nel darne l’annuncio, il Vescovo condivide «una particolare fatica che mi sembra di poter descrivere riferendomi innanzitutto ai giorni in cui ci hanno lasciato alcuni nostri confratelli». La loro scomparsa sta «toccando da vicino il nostro vissuto pastorale»; in questi ultimi mesi «la necessità di assicurare la cura pastorale in diocesi» si sta mostrando «una questione non risolvibile più con i criteri a cui ci si è attenuti fino ad oggi».
«Con non poca trepidazione» il Vescovo annuncia anzitutto di aver chiesto a don Graziano Dalla Caneva, vicario generale, la disponibilità ad assumere la cura pastorale di tre comunità cittadine: Cavarzano, Cusighe, Sargnano. Sarà anche vicario foraneo della convergenza foraniale di Belluno. A lui viene espressa gratitudine «per il paziente, cauto e premuroso affiancamento che mi ha riservato in questi quattro anni», cioè fin dall’autunno del 2017.
A don Andrea Constantini, finora parroco di Cavarzano e Sargnano, vengono affidate le comunità di Pieve di Livinallongo e Arabba, in un nuovo contesto di collaborazione tra le parrocchie dell’Alto-Agordino. Don Andrea succede a don Dario Fontana – parroco di Pieve e Arabba – che, raggiunta l’età di 77 anni, continuerà il suo servizio sacerdotale senza impegnativi incarichi di ministero.
Il nuovo incarico assunto da don Graziano comporta un riassetto della Curia diocesana e dell’organigramma diocesano. Ecco che l’incarico di vicario generale viene assunto da don Diego Bardin, vicario episcopale per i beni temporali. Nato nel 1962, originario della parrocchia di Santa Giustina, don Diego è stato ordinato presbitero in Cattedrale il 5 giugno 1993. Dal 2008 al 2009 è stato parroco a Pedavena; poi da febbraio 2010 a gennaio 2020 è stato parroco nelle tre comunità del centro di Feltre (Concattedrale, Santa Maria degli Angeli e Sacro Cuore). Nel gennaio 2020 ha assunto l’incarico di vicario episcopale per i beni temporali, con la competenza di seguire – su mandato del Vescovo e con autorità vicaria – la gestione economico-finanziaria dell’Ente-Diocesi e del necessario rapporto di questa con le Parrocchie e gli altri enti ecclesiastici.
Nella sua lettera il Vescovo annuncia che non può ancora dirsi chiusa «la fase dei cambiamenti di ministero in diocesi», mentre desidera che questi avvicendamenti siano incorniciati in «una pacata lettura della situazione e un adeguato discernimento», che vedrà impegnata la nostra Chiesa locale nell’Assemblea sinodale di settembre, «in concomitanza con il “cammino sinodale” che caratterizza tutta la Chiesa, in particolare la nostra realtà ecclesiale italiana».
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