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venerdì 29 Novembre 2024,

Inaugurato in Val Visdende il “Palco Vaia”

È stato realizzato in località Piè della Costa con il legno ricavato dagli schianti della grande tempesta dell’autunno del 2018.

È stato inaugurato nel pomeriggio di sabato 7 agosto in Val Visdende, in località Piè della Costa, il “Palco Vaia”, interamente realizzato con il legno ricavato dagli schianti della tempesta Vaia.
Il concerto dei sedici giovani musicisti de «Gli Echi della Natura 2021», academy musicale che da qualche anno ospita in Cadore giovani violinisti e violoncellisti, è stato il culmine di una giornata che ha visto concretizzarsi la prima parte di Casarmonica, “costola” del progetto RI-Ambientiamoci dedicato alla riflessione sul cambiamento climatico e i suoi effetti e al coinvolgimento dei territori e della popolazione.

Il progetto complessivo di Casarmonica prevede anche la realizzazione in questi spazi di uno studio di registrazione e di una sala coperta per esibizioni musicali, interamente realizzati con il legno di risonanza dei boschi della Val Visdende.
«In questo territorio, il passaggio di Vaia ha lasciato una ferita pesantissima e ancora aperta. Il bosco sta lentamente rinascendo e con RI-Ambientiamoci abbiamo voluto coinvolgere enti e popolazione in questo percorso di rinascita», spiega la coordinatrice del progetto e presidente della Società Cooperativa Lassù (collettivo di professionisti), Daniela Zambelli. «Qui, ai piedi del Peralba, abbiamo costruito un piccolo pezzo della nostra idea che vuole riportare le persone a vivere questi luoghi».

La prima parte del progetto – ideata e coordinata da Lassù per la Regola di Casada, con la partecipazione di Flai Cgil Belluno, grazie al finanziamento di Caf Cgil Nordest – ha preso forma quest’anno grazie al contributo economico del «Bando per la valorizzazione dei territori del Veneto colpiti dall’evento Vaia (27-30 ottobre 2018) in memoria delle vicende storiche della Prima Guerra Mondiale».

«Questo è un importante progetto di attivazione di una filiera locale del legno per uno sviluppo economico alternativo che crei occupazione e che difenda i baluardi di sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale. È un tema attualissimo e per noi ineludibile, e per questo contribuiamo con convinzione a questo progetto», aggiunge Sebastiano Grosselle, segretario provinciale di Flai Cgil.

Ad illustrare le caratteristiche del Palco Vaia è Nicola Mattarolo, architetto e socio fondatore di Società Cooperativa Lassù: «È inserito in uno scenario fantastico, da dove si possono vedere il bosco in piedi e gli alberi ancora stesi a terra. Da qui è nata l’idea di realizzare il palco con 91 elementi, che vanno dal primo, steso, a rappresentare gli schianti, all’ultimo, in piedi, a riprendere il bosco risparmiato dalla tempesta. Vaia è un ricordo, ma è anche un percorso di rinascita, e deve aiutarci a pensare a delle attività che ci possano “riportare in piedi”».

Il tema della musica nasce dalla grande presenza in Val Visdende del legno di risonanza, usato per le tavole armoniche degli strumenti, e che si vuole trasformare – come già avviene nella vicina Val di Fiemme – in un canale economico che può portare visibilità e indotti importanti.
Casarmonica, oltre agli spettacoli musicali, potrà ospitare anche rappresentazioni teatrali e presentazioni, come già accaduto sabato con il Palco che ha ospitato Diego Cason e Michele Nardelli, autori del libro «Il monito della ninfea. Vaia, la montagna, il limite», e Jacopo Giacomoni che ha illustrato la piattaforma WOWnature di ETIFOR, spin-off dell’Università di Padova che offre consulenza a enti e aziende per aiutarli a valorizzare i servizi e i prodotti della natura.

Importantissimi per il progetto Casarmonica e per tutto RI-Ambientiamoci sono il ruolo e il supporto delle Regole, come quella di Casada che ha creduto nel progetto e ha acquistato e messo a disposizione il terreno e gli immobili (oltre al prato che ospita il Palco Vaia, ci sono infatti anche una casera, destinata a diventare punto di accoglienza, e un vecchio rudere al cui posto sorgerà Casarmonica). «Con il voto i regolieri lo scorso anno hanno dato il via libera all’acquisto di tutto questo appezzamento e siamo quindi riusciti a porre le fondamenta di questo progetto», sottolinea il vicepresidente della Regola di Casada, Michele De Mario. «Credo sia importante uscire dalla visione della Val Visdende solo come ambiente meraviglioso e aprirsi al mondo della musica. Un grande ringraziamento, oltre che ai regolieri, va alle Regole di Costa e di Santo Stefano che ci hanno messo a disposizione il legname che ha permesso di realizzare il progetto esattamente così come era stato pensato originariamente».

6 commenti

  • Complimenti, spero quanto prima di venire a vedere questo palco.

  • Sono stato in val visdende in estate per 40 anni, dopo la tragedia non ci sono più tornato

  • Visto l’anno passato in agosto veramente impressionante
    La prossima settimana ritorno e non vedo l’ora di vedere questo capolavoro
    Un complimento grande a tutti

  • L,opera mi è apparsa improvvisamente nel corso di una mia passeggiata. Bellissimo l’impatto visivo
    Notata l’assenza di indicazioni sull’esistenza del capolavoro

  • Una grande idea, un grande progetto per un futuro più rispettoso della natura. Verrò a vederla con i bambini/e e i ragazzi/e del nostro Centro Estivo. Grazie

  • è possibile avere la posizione precisa? Va bene anche su google maps in modo che lo possa raggiungere?.
    Grazie

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