«È indispensabile proseguire il percorso avviato sul Piano della Banda Ultralarga, senza rallentamenti, per garantire un servizio necessario ai nostri territori che hanno bisogno di infrastrutture adeguate per migliorare la vita di cittadini e la competitività delle nostre imprese. Dall’ultimo tavolo con Infratel, con cui mi sono confrontato assieme al presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, è emerso che nel Bellunese è stato realizzato, a livello economico, il 73% delle opere in fibra e in wireless su un valore complessivo di quasi 24 milioni di euro di opere ordinate. Uno stato di avanzamento significativo, come ci è stato confermato dai vertici di Infratel su cui si interverrà ulteriormente grazie alle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».
Lo dichiara Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, in seguito all’incontro avvenuto a Roma assieme al presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin e ai responsabili di Infratel. Un vertice per fare il punto della situazione sul Piano Banda Ultralarga in Veneto e in particolare nel Bellunese.
Dei progetti esecutivi approvati in provincia di Belluno, 26 risultano già conclusi.
«L’urgenza a questo punto è arrivare a coprire le zone industriali, dalle quali ho ricevuto diverse sollecitazioni», afferma il presidente della Provincia, Roberto Padrin, «per un territorio vasto e frammentato come il nostro, l’infrastruttura digitale risulta fondamentale per superare l’isolamento. Sono soddisfatto dell’apertura relativa al completamento attraverso le risorse del Pnrr, quanto mai indispensabili per allineare le aree marginali al resto del Paese. A Infratel ho posto anche la questione dei costi per collegar alla fibra gli edifici pubblici, attualmente fuori portata per gli enti locali, e la possibilità di coprire le gallerie e i rifugi alpini, per i quali mi è stato assicurato che verrà fatto un approfondimento».
La Provincia condividerà con le imprese del territorio ulteriori necessità in un prossimo incontro, che verrà calendarizzato entro i primi mesi del 2022. «In quella sede discuteremo anche di un problema che mi è stato sollevato da Infratel e che anche il territorio accusa da tempo», conclude il presidente Padrin, «vale a dire la carenza di imprese e manodopera attive per questo genere di cantieri. Un problema che abbiamo l’obbligo di risolvere, pena il continuo rallentamento nella infrastrutturazione del territorio».
Il Ministro D’Incà ha precisato che «le osservazioni formulate dal Presidente Padrin saranno oggetto di ulteriori approfondimenti assieme a Infratel e al Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao: dobbiamo garantire alle aree interne e alle zone montane servizi efficienti, anche sotto il profilo della sicurezza dei cittadini e dei turisti».
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/