«La preoccupazione è forte: non possiamo permetterci di tenere isolato il Comelico per un periodo prolungato. Auspico una soluzione il più possibile indolore». È quanto afferma il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, a margine dell’incontro tra sindaci e Anas avvenuto questa mattina in Prefettura a Belluno. Sul tavolo, la questione dei lavori alla galleria Comelico in partenza in primavera.
«La messa in sicurezza del tunnel rimane la priorità. Ma subito dopo c’è la questione della viabilità di collegamento con il Comelico», afferma il presidente Padrin. «Esclusa la chiusura della galleria per un anno e mezzo, vanno limitati al massimo i disagi per i residenti, per le attività economiche e produttive, per gli studenti delle scuole. In tal senso, il tavolo tecnico delle prossime settimane avrà un compito fondamentale». Dalla riunione in Prefettura infatti è stata condivisa la convocazione di un tavolo sindaci-Anas, proprio per discutere delle modalità e dei tempi di chiusura della galleria, insieme alla viabilità alternativa.
«La soluzione della seconda canna va valutata, ma i tempi di realizzazione sembrano non collimare con le esigenze della messa in sicurezza dell’attuale tunnel», sottolinea il presidente Padrin. «Da valutare anche il recupero della vecchia strada “della Val”, ma anche in questo caso, autorizzazioni e competenze che richiedono tempi ampi; in ogni caso, si tratta di una strada da mettere in sicurezza per avere comunque un’alternativa».
«Sono vicino alle amministrazioni del Comelico», conclude il presidente Padrin. «Il rischio di mettere in ginocchio l’economia della vallata, di peggiorare l’accesso alla sanità in caso di emergenza, di accelerare lo spopolamento in atto e anche di far chiudere le scuole superiori della zona è reale. Il gioco di squadra tra sindaci e Provincia è chiamato a scongiurare questo rischio».
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1 commento
Alessio
Era un problema da anni, adesso vi svegliate. SEMPRE alla fine. Dovrebbero darci un premio a noi per restare, perché non molliamo mai nonostante tutto. La valle vecchia è in totale abbandono e in parte crollata, la zona non ha mai sole e sarebbe l ennesimo buco nell’acqua. Le soluzioni rimango poche e quella piu definitiva rimane il secondo tuttel…sempre che, non mettano le mani sui futuri appalti, sempre i soliti. Come la vecchia galleria.