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giovedì 12 Dicembre 2024,

Arrivano due miliardi dall’Europa, Silvia Cestaro: «I bellunesi si tengano pronti»

«I bandi Por Fesr e Fse+ saranno la chance per la montagna bellunese»

Due miliardi di euro in arrivo in Veneto nei prossimi sette anni: «i bandi Por Fesr e Fse+ saranno la chance per la montagna bellunese», annuncia la segreteria della Lega di Belluno in una nota alla stampa. Terminate le audizioni con i portatori di interesse, i documenti con le linee programmatiche sui prossimi bandi sono stati discussi all’interno delle commissioni e in Consiglio regionale, seguirà l’invio della documentazione in Europa. Già entro l’anno usciranno i primi bandi.

«I bellunesi si tengano pronti», dichiara la consigliera regionale bellunese Silvia Cestaro, «i prossimi bandi sono un’opportunità che le nostre terre devono cogliere per assicurarsi un futuro. Abbiamo bisogno di colmare il gap digitale e di sviluppare imprese ad alta tecnologia, ovvero tali da avere impatti minimi se non nulli sull’ambiente. Se vogliamo abitare una montagna viva, allora dobbiamo anche avere la lungimiranza di cogliere le sfide dell’Europa e di attingere il più possibile ai fondi esterni per la digitalizzazione e l’innovazione. Pensare ad una montagna isolata e dedicata alle pratiche tradizionali come un tempo non è più realistico», afferma ancora la consigliera, «occorrono scelte nel rispetto dell’ambiente e al passo con la tecnologia. Quanto fatto durante l’ultima programmazione per turismo ed istruzione, di competenza regionale, è stato significativo per la nostra montagna; questa nuova programmazione vuole dare opportunità anche a chi è rimasto escluso la volta precedente e a chi vuole un’ulteriore opportunità per migliorare le strutture ricettive e l’offerta turistica. Altro tassello importante sarà l’offerta formativa per quanto riguarda ad esempio gli its».

Con l’ultimo bilancio la Regione ha alzato il tetto del cofinanziamento, portando i contributi per il Veneto a complessivi due miliardi. Nei mesi scorsi gli uffici regionali hanno incontrati associazioni di categoria, enti del terzo settore, sindacati e gruppi di cittadini per raccogliere le richieste e le necessità dei territori, così da delineare una programmazione che possa davvero dare risposte al Veneto. In tutto 90 interlocutori, che hanno prodotto un primo documento sottoposto al vaglio della prima commissione. Il testo finale che ne uscirà sarà inviato in Europa.

«Si è arrivati ad un ottimo accordo con tutti i portatori di interesse e con le parti sociali», prosegue Cestaro, «questo è importante perché l’Europa ha deciso di aumentare il finanziamento dei Por Fesr e dell’Fse+ del Veneto in quanto siamo stati virtuosi nell’ultima programmazione, spendendo fino all’ultimo euro. L’obiettivo finale è lo stesso dei fondi Pnrr, vale a dire la digitalizzazione, l’informatizzazione, il fare rete, ma anche l’attenzione all’ecologia e all’impatto ambientale delle nostre azioni e delle imprese. La montagna deve cogliere le opportunità messe in campo dalla programmazione europea per colmare il gap digitale e saper cogliere l’importante spazio che la programmazione regionale ha previsto per l’istruzione, la formazione continua e l’inserimento lavorativo, tutti strumenti», conclude Cestaro, «finalizzati ad elevare la professionalità e a dare nuovi input ai giovani affinché rimangano sul territorio».

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