Le 18 sezioni bellunesi del Club Alpino Italiano sono oggi ufficialmente coordinate. Il 25 maggio 2022 è stato infatti costituito il «Coordinamento Sezioni Dolomiti Bellunesi» ai sensi dell’art. 25 dello Statuto del Cai. «Il Coordinamento è stato costituito per dare un valore aggiunto al Cai con il punto di vista di chi in montagna ci vive per 365 giorni all’anno», si legge nella nota alla stampa diffusa dalla neonata istituzione.
Le 18 Sezioni della provincia di Belluno sono: Agordo (presidente Dario Dell’Osbel), Alpago (Luca Dal Paos), Auronzo (Stefano Muzzi), Belluno (Paolo Barp), Calalzo (Antonella Fornari), Caprile (Giorgio Mocellin), Cortina (Luigi Alverà), Domegge (Gianfranco Valagussa), Feltre (Angelo Ennio De Simoi), Livinallongo (Giuseppe Cappelletto), Longarone (Giacomo Cesca), Lorenzago (Emilio Fabbro), Lozzo (Davide Borca), Pieve di Cadore (Lio De Nes), San Vito (Mauro De Vido), Val Comelico (Gianluigi Topran d’Agata), Val di Zoldo (Laura De Rocco), Vigo (Carlo Franchin). Due terzi delle Dolomiti sono comprese nell’area del Coordinamento.
Il Coordinamento intende costituisce luogo d’incontro e di discussione in relazione ai problemi di comune interesse per perseguire unitarietà di intenti e di indirizzi. Favorirà i rapporti intersezionali di collaborazione volti a promuovere iniziative comuni anche ai fini della comunicazione e dell’informazione, delle attività e delle finalità istituzionali. Rappresenta in maniera unitaria le Sezioni del territorio nei rapporti sia interni al Cai, sia esterni con enti pubblici o privati.
Il Coordinamento è rappresentato da un comitato che, per il primo mandato triennale, risulta composto dal coordinatore Gianluigi Topran d’Agata (Sez. Val Comelico), dai vicecoordinatori Laura De Rocco (Sez. Val di Zoldo) e Angelo Ennio De Simoi (Sez. Feltre) e dal segretario Roberto Foppa (Sez. Belluno).
Il Coordinamento Sezioni Dolomiti Bellunesi tratterà progetti e tematiche proprie del Cai, tra i quali spicca il mantenimento, miglioramento e segnaletica di oltre 2.500 km di sentieri Cai, che sono importanti “infrastrutture” della montagna e rappresentano un’attrattiva per l’escursionismo e il turismo esperienziale, come attività motivanti per il viaggiatore escursionista o turista che frequenta la montagna. Il Coordinamento si occuperà delle tematiche dell’ambiente, per la sua tutela e valorizzazione viste da “montanari”, della montagna con i suoi problemi, soprattutto quelli demografici, ma anche con le sue opportunità, «potendo con le dovute valutazioni non ideologiche escludere i no, ponendosi come interlocutori del fare e fare bene».
Sono stati avviati dei gruppi di lavoro condiviso allo scopo di approfondire e sviluppare argomenti quali la sentieristica; l’attività giovanile; la frequentazione della montagna in sicurezza con l’iniziativa «Montagna Amica e Sicura»; l’informatizzazione; la comunicazione e marketing; le attività in collaborazione fra Sezioni. Un valore aggiunto per tutto il Cai in sinergia con il Gruppo regionale e il direttivo centrale.
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1 commento
Bruno Migliorati
Come coordinatore delle 17 sezioni Est Monte Rosa mi complimento con Voi per questa importante svelta.
Un caro augurio
Bruno Migliorati