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domenica 24 Novembre 2024,

Giovani&Futuro a Bruxelles, Frescura: «Abbiamo parlato di difficoltà abitativa, di caro-affitti e soprattutto di sanità»

L'associazione nata 11 mesi fa in Cadore ha portato in Europa le istanze della montagna

L’Associazione Giovani&Futuro, ospite dell’onorevole Gianantonio Da Re, dal 30 maggio al 1 giugno si è recata a Bruxelles per visitare la sede della rappresentanza della Regione Veneto nel capoluogo belga e il Parlamento Europeo. «Una grandissima opportunità per la nostra Associazione, nata 11 mesi fa in Cadore e che oggi conta soci e sezioni in ben 10 regioni italiane», dice il presidente Luca Frescura. «Nel primo giorno a Bruxelles abbiamo visitato la sede della rappresentanza della Regione Veneto e nel mio intervento ho voluto sottolineare la necessità di lavorare insieme, lasciando da parte un inutile, quanto dannoso, scaricabarile fra livelli di Governo: a farne le spese degli screzi di Palazzo sono sempre i cittadini e questo per me è inaccettabile, il nostro lavoro è trovare soluzioni non fare polemica. A margine dell’incontro abbiamo avuto occasione di interloquire direttamente con i responsabili della rappresentanza e abbiamo consegnato i risultati de “L’Europa che vorrei”».

Fra i temi tratti quello della difficoltà abitativa, del caro-affitti e soprattutto quello della sanità: «il tempo non era molto per far capire in quale situazione versa il nostro territorio e allora mi sono permesso di raccontare una storia che purtroppo è realmente accaduta in Comelico dove mamma e bambino hanno rischiato grosso. L’unica colpa? Vivere in un luogo dove il primo ospedale attrezzato si trova a 1 ora e mezza di distanza», dice ancora Frescura.

«I membri della rappresentanza che abbiamo incontrato si sono dimostrati degli interlocutori attenti e pronti ad aiutarci: ci siamo scambiati i contatti e ci incontreremo presto per elaborare qualcosa per i territori dove operiamo», conclude. «Il secondo giorno invece abbiamo visitato il Parlamento Europeo: eravamo felici ma molto tesi, non siamo abituati a frequentare certi luoghi, in quelle stanze si decide il destino e il futuro di 450 milioni di persone», afferma il vicepresidente Thomas Menia Corbanese.

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