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mercoledì 27 Novembre 2024,

Tre celebrazioni per san Rocco in Val di Zoldo

Ne sono state interessate le borgate di Pianaz, Bragarezza e Gavaz (nella foto).

San Rocco, grande santo della carità, da secoli invocato per la protezione contro le pestilenze, è una figura molto venerata in tutta la Chiesa e anche nella valle di Zoldo, dove sono tre le chiese a lui dedicate. La giornata del 16 agosto dunque, sua memoria liturgica – e tempo di ferie per molti turisti e oriundi – ha visto in mattinata la celebrazione a Pianaz, borgata incastonata tra Pelmo e Civetta, presieduta dai formatori del Seminario diocesano di Vittorio Veneto.

Contemporaneamente, nella parte bassa della vallata, a Bragarezza, la festa ha assunto un connotato ancora più ampio, comprendendo la tradizionale processione per le case e i “tabiai” e il partecipato appuntamento conviviale nella vicina casa frazionale.

Ma è stato nella terza località protetta dal taumaturgo che la celebrazione ha assunto un connotato ancora più particolare. A Gavaz, gruppo di case adagiato nella valle di Goima sulla strada verso il passo Duran, la chiesa, che proprio su questa via si affaccia, nel pomeriggio si è riempita per venerare il patrono e per vivere un importante appuntamento di comunità. Oltre al parroco e a don Paolo Arnoldo, l’eucaristia è stata infatti concelebrata da don Antonio De Fanti che nell’omelia ha fatto riferimento alla pergamena affissa alla parete del presbiterio. In essa – siamo nel 1742 – i “patrioti” di Goima presenti a Venezia, si impegnavano nella preghiera il giorno del Santo, facendo grata memoria di tutti i «benefattori che hanno operato per una sì pia e devota opera». Il riferimento è all’attuale stessa chiesa, la cui manutenzione dal Settecento continua ancora attraverso la persona dei volontari che operano per curarla e custodirla, insieme alla parrocchiale di san Tiziano.

È stata dunque l’occasione per esprimere la gratitudine dei paesani, oltre che il loro sincero augurio allo stesso don Antonio che il 3 luglio ha raggiunto la ragguardevole età di 90 anni. Traguardo sottolineato dalla presenza del vescovo emerito, mons. Giuseppe Andrich, che ha voluto intervenire all’inizio della Messa con un indirizzo di saluto ai presenti.

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