Riparte il viaggio di «Obiettivo Tricolore», la staffetta ideata da Alex Zanardi come simbolo di ripartenza dopo il lockdown nel 2020 e che quest’anno unirà idealmente in un lungo e grande abbraccio due città olimpiche come Cortina d’Ampezzo e Parigi. Il via è previsto per sabato 9 settembre e l’arrivo, dopo un viaggio di 22 tappe e oltre 1.600 chilometri, domenica 1 ottobre all’ombra della Tour Eiffel.
Protagonisti del viaggio saranno gli atleti paralimpici di «Obiettivo3», il progetto di reclutamento e avviamento allo sport per persone con disabilità nato alcuni anni fa proprio per volontà di Zanardi, i quali in sella a handbike, biciclette, carrozzine olimpiche, di corsa e in canoa si passeranno il testimone per dimostrare che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita. I componenti della staffetta saranno tutti atleti paralimpici, specialisti di discipline come il paraciclismo, l’atletica paralimpica e il paratriathlon. Da quest’anno si aggiunge all’elenco di specialità anche la paracanoa, poiché nella tappa di Mantova è previsto l’attraversamento del fiume Mincio in canoa da parte di Veronica Biglia, atleta piemontese che ha disputato le paralimpiadi di Tokyo.
La manifestazione è stata presentata questa mattina in Senato (sala Caduti di Nassirya), a Roma, in una conferenza stampa organizzata dall’atleta paralimpica e oggi senatrice Giusy Versace, alla presenza delle principali istituzioni politiche sportive del Paese come il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e il presidente del Coni Giovanni Malagò, in collegamento.
«Noi tutti – ha detto il ministro Abodi – assumiamo un impegno affinché le pratiche paralimpiche possano trovare una sempre più costante accessibilità per tutte le persone e lo sport possa essere fattore di socialità, educazione e promozione del benessere».
Da parte sua Luca Pancalli ha fatto presente l’importanza del grande progetto nato dall’intuizione di Alex Zanardi. «Questi ragazzi – ha detto – si passeranno un testimone che rappresenta la condivisione di un progetto sportivo, la promozione dello sport paralimpico e la capacità di abbattere le barriere fisiche, mentali e in questo caso anche territoriali».
«Obiettivo Tricolore», oltre ad essere un simbolo di speranza e di riscatto per tutte le persone che vivono e affrontano la disabilità con difficoltà, si pone anche come strumento di inclusione sociale e promozione culturale. La staffetta, infatti, in molte tappe allestirà villaggi aperti al pubblico, nei quali atleti e associazioni permetteranno al pubblico di conoscere e provare le diverse discipline paralimpiche. Succederà a Cortina d’Ampezzo, Conegliano, Piacenza, Padova, Mantova, Reggio Emilia, Lecco e Verrès (Aosta).
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