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domenica 24 Novembre 2024,

Dai dentisti bellunesi la richiesta di cambiare l’apprendistato per trovare assistenti

Perini (a destra nella foto): «Difficile trovare assistenti di studio, nonostante i corsi gratuiti a disposizione». Sartore:«Ulteriore problema è quello del calo del numero dei professionisti”

Innalzare il limite di età dei 25 anni previsto per l’apprendistato di primo livello alla soglia prevista per quello professionalizzante, cioè a 29 anni. La richiesta viene dal presidente di Andi Belluno (Associazione nazionale dentisti italiani) Alessandro Perini e dal presidente di Confprofessioni Veneto Roberto Sartore. «Ad inizio ottobre – spiega il presidente dei dentisti bellunesi – era stato dato avvio a due corsi gratuiti per ottenere la qualifica di assistente di studio odontoiatrico (Aso), dopo che Andi Veneto aveva ottenuto l’autorizzazione dalla Regione. Il meccanismo permetteva al giovane di venire assunto presso uno studio odontoiatrico con la con la qualifica di apprendista Aso, consentendogli, nel frattempo, di frequentare il corso abilitativo gratuito. Praticamente la quadratura del cerchio. Ma devo constatare che si fa fatica a trovare giovani disponibili ad intraprendere questa strada lavorativa, che nella sola provincia di Belluno potrebbe dare occupazione a 150 giovani».

Da qui la proposta di ampliare la “platea” dei giovani potenzialmente interessati valutando l’innalzamento delle soglie di età necessarie per l’accesso all’apprendistato, anche in considerazione dell’utilizzo sempre più diffuso di questo strumento da parte delle aziende.

«Risulterebbe particolarmente proficuo individuare percorsi alternativi per poter usufruire del contratto di apprendistato per inserire nel mercato del lavoro i giovani laureati fino ai 29 anni – spiega il presidente di Confprofessioni Veneto Roberto Sartore. – La difficoltà nel reperimento di lavoratori è assolutamente trasversale a tutte le libere professioni che affrontano anche un ulteriore problema: quello del calo del numero delle persone che intendono intraprendere una attività autonoma. Ci si prepara al mondo del lavoro, ma poi, alla fine, si opta per una posizione da lavoratore dipendente. A Belluno si aggiunge una terza problematica che è quella della conformazione geografica del territorio che è penalizzante».

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