La feltrina Lorella Benvegnù, volto storico della Cisl Scuola, è stata eletta oggi, venerdì 19 gennaio, a Pedavena, nella Segreteria confederale della Cisl Belluno Treviso. Benvegnù affiancherà il segretario generale Massimiliano Paglini e il segretario Nicola Brancher in sostituzione dell’uscente Teresa Merotto, che ha raggiunto i requisiti per la pensione. Ad accordare la fiducia alla neosegretaria la maggioranza del Consiglio generale della Cisl territoriale.
Alla guida della Cisl Scuola Belluno Treviso dal 2020, 63 anni, laureata in Lettere, attiva nel volontariato e nell’associazionismo, Benvegnù è entrata nel mondo della scuola nel 1986 come docente di scuola secondaria. Nel 2000 è stata eletta Rsu, 8 anni dopo ha deciso di dedicarsi a tempo pieno all’attività sindacale: nel 2010 è stata eletta segretaria generale della Cisl Scuola di Belluno, nel 2013 segretaria aggiunta nella unificata Cisl Scuola Belluno Treviso e nel dicembre 2020 segretaria generale della stessa.
«Ringrazio il Consiglio della fiducia – ha detto la neoeletta Benvegnù -. Si tratta di un incarico di cui sento tutta la responsabilità: entro nella Segreteria di una importante Unione sindacale, che fa parte di una grande organizzazione, la Cisl, a cui viene chiesto molto in questo periodo in termini di lucidità e capacità propositiva per aiutare il Paese a uscire da una situazione di difficoltà. Far crescere le persone e lavorare in gruppo è ciò che ho cercato di fare da segretaria della Cisl Scuola Belluno prima, e di Belluno Treviso poi; ringrazio tutti i collaboratori e le collaboratrici con cui ho lavorato in questi anni e ai quali lascio il testimone con serenità, perché l’impegno per favorire il ricambio generazionale del gruppo dirigente ha dato ottimi risultati e la squadra è solida, preparata e generosa».
«Lorella Benvegnù ha una lunga storia sindacale che le consentirà di svolgere al meglio il ruolo, in particolare per gli ambiti più a lei direttamente noti e per i quali ha maturato importanti competenze», ha detto il segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Massimiliano Paglini, che nella relazione introduttiva al Consiglio Generale ha toccato diversi temi di attualità. «Con l’avvio del nuovo anno – ha detto Paglini – la parola dominante nel Paese, nel quadro economico internazionale e locale e nelle prospettive sociali è incertezza. Incertezza sul piano internazionale, in particolare, con conseguenti difficoltà a programmare, a decifrare lo sviluppo degli scenari geo-politici che hanno ricadute dirette sulle imprese dei nostri territori e quindi sulle persone che rappresentiamo, a cui si aggiungono le storiche debolezze strutturali del nostro Paese rispetto alle quali servono soluzioni condivise e la capacità di costruire un patto per la crescita e lo sviluppo del Paese. Mi riferisco alla questione demografica e alla gestione dei flussi migratori, alla dignità del lavoro, alla lotta all’evasione fiscale, alla ridistribuzione della ricchezza, alla competitività del Paese, all’attrattività dei territori, alla tutela della sanità pubblica, alla centralità del sistema scolastico, all’efficienza della pubblica amministrazione».
«L’esito della Manovra 2024 – ha proseguito Paglini – ci soddisfa a metà. Siamo soddisfatti per la capacità che ha avuto la Cisl di posizionarsi al tavolo e di migliorarne alcune parti, lo siamo meno per come il Governo ha recepito le risorse, con un extra deficit che non potrà essere replicato nel 2025 per effetto della riforma del Patto di stabilità nell’UE e i maggiori vincoli sull’indebitamento. Siamo insoddisfatti perché ancora una volta il Governo di turno mette le mani sulle pensioni, non garantisce il pieno recupero dell’indicizzazione, in sostanza non tutela armonicamente tutti i diritti acquisiti».
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