L'Amico del Popolo digitale
Valbelluna Dai nostri paesi 13 L’Amico del Popolo 29 ottobre 2019 - n. 43 «Ancora una volta Trichia- na viene penalizzata con le scelte fatte in assoluta au- tonomia della maggioranza, senza nessun coinvolgimento della minoranza. Non è sta- to neanche chiesto un parere alla commissione scuola, per informare di quanto si stava per progettare e poi votare in Conferenza d’ambito». Dario Dal Magro, per il gruppo consiliare «Il tuo Borgo», interviene sulla notizia diffusa pochi giorni fa: dal 1° settembre 2021 ci sarà un unico Istituto com- prensivo per i plessi di Bor- go Valbelluna. La proposta prevede di smembrare l’Ic di Trichiana-Limana, facendo confluire i cinque plessi del primo nell’Ic di Mel e, nello stesso tempo, di far rientra- re i tre plessi di Limana nel Comprensivo 3 di Belluno, che a propria volta potrebbe andare a riorganizzarsi ce- dendo al Comprensivo Bellu- no 1 i plessi dell’asilo Cairoli e delle elementari Gabelli. «Notizia che abbiamo appre- so a giochi fatti», sottolinea Dal Magro. «Come consiglie- re della municipalità di Tri- chiana mi sono visto arrivare molti messaggi di chiarimenti da parte di genitori e cittadini preoccupati. Dopo aver letto la documentazione regionale per gli accorpamenti, visto i numeri dei due istituti e sen- tito le problematiche del Co- mune di Limana, mi sento di fare alcune riflessioni». «In primo luogo mi chiedo se non era possibile mante- nere l’istituto di Trichiana autonomo, conservando così la presidenza e altro perso- nale, e far sganciare solo le scuole di Limana», dice Dal Magro. «Questa poteva esse- re la proposta principale. Il Comprensivo di Lentiai e Mel ha già 628 iscritti e, visto che accorpando Trichiana si ar- riva a circa 1.200 studenti, si aggiungono altri 600 alunni che sono sufficienti per un altro Istituto autonomo. In- fatti, la norma regionale dice che “le istituzioni scolastiche devono essere strutturate con un numero di alunni non inferiore a 600 unità” e poi “per le istituzioni scolasti- che in piccole isole o comuni montani il numero minimo di alunni è ridotto a 400”». Per Dal Magro «la battaglia per mantenere la dirigenza a Trichiana è sacrosanta. Ora invece - con un comprensivo fatto in fretta e furia di quasi 1.200 iscritti, con le proble- matiche Covid molto preoccu- panti, la situazione già pre- caria dell’edilizia scolastica di Mel e i lavori in itinere a Trichiana - ci mancava anche questa decisione per aggrava- re l’organizzazione scolastica nel Comune di Borgo Valbel- luna. Chiedo se sia possibile rivedere l’operazione e avere un occhio di riguardo per le scuole periferiche, come Sant’Antonio di Tortal». M.R. Il consigliere Dario Dal Magro. Limana La sede di Epta diventa «smart» «Flessibilità, fiducia, responsabilità e pianifica- zione: queste le parole chiave alla base del progetto di smart working di Epta che, dal 15 ottobre, è at- tivo anche presso il sito di Limana, storica sede del marchio Costan, che apre a più di 200 dipendenti la possibilità di lavorare da una sede diversa dall’uffi- cio». A dichiararlo è Gregorio Todeschini, responsa- bile delle Risorse umane di Limana, che aggiunge: «L’introduzione di questo modello organizzativo si inserisce all’interno di un’iniziativa di più ampio respiro che ha preso il via nell’aprile del 2019, con un progetto pilota che ha coinvolto i dipendenti della sede di Milano, alcuni lavoratori di Limana e Casale Monferrato, per poi allargarsi alla filiale commer- ciale di Roma e ora stabilmente presso il nostro sito bellunese, a Solesino (Pd), Casale Monferrato (Al) e Pomezia (Rm)». «Al fine di agevolare l’adozione di uno strumen- to a così grande impatto sul modo di lavorare e di rapportarsi tra colleghi, abbiamo attivato seminari specifici, formando già quasi 500 dipendenti sul ter- ritorio nazionale», commenta Monica Toffanin, HR Development Manager di Epta. «Abbiamo iniziato con tre sessioni dedicate ai responsabili degli smart workers – facilitatori strategici di questo nuovo ap- proccio al lavoro – e coinvolto successivamente i futu- ri smart workers stessi, che hanno preso parte a 13 sessioni, per un totale di oltre 30 ore complessive di corsi erogati. Un training che ha permesso di fornire informazioni approfondite sul fenomeno dello smart working in Italia, sull’applicazione emergenziale durante il periodo di lockdown del remote working (diverso dallo smart working), sulle tecnologie abili- tanti, sui supporti informatici da utilizzare e, infine sulla corretta gestione dello spazio fisico e virtuale dove i collaboratori trascorreranno le ore lavorative. Un focus particolare è stato altresì rivolto anche all’importanza di creare e mantenere un corretto equilibrio tra vita privata e lavorativa». Implementare lo smart working significa interve- nire sulla cultura organizzativa e a volte anche sugli spazi di lavoro e, operando investimenti tecnologici, dare alle persone maggiore flessibilità e autonomia. Il nuovo paradigma si fonda, infatti, sulla costituzio- ne di un più solido rapporto di fiducia tra manager e membri del team, a favore anche di una superiore responsabilizzazione dei collaboratori sui risultati raggiunti, più che sulle attività da svolgere. Ulteriori vantaggi sono connessi, ad esempio, alla limitazione degli spostamenti, che porta a benefici rilevanti sia per il dipendente, che avrà maggiore tempo da dedicare ai propri interessi e alla cura della famiglia, sia per il territorio in ottica di so- stenibilità ambientale, in virtù di una riduzione dell’inquinamento. LIMANA - La storica sede del marchio Costan. L’Amico sui social Fantastiche Dolomiti per la crescita del territorio Fantastiche Dolomiti, «Una Fondazione per contribuire, in modo trasversale, alla crescita del territorio». Ce ne hanno parlato Claudio Canova ed Emiliano Bonanni, rispettivamen- te presidente e vicepresidente della realtà presentata ufficial- mente poche settimane fa, ma frutto di un percorso iniziato nel 2015. La Fondazione Fantastiche Dolomiti è fatta di persone che vogliono promuovere la terra in cui vivono in maniera al- ternativa. «Ci occupiamo di sostenibilità ambientale ma anche sociale», spiegano Canova e Bonanni, «per fare in modo che i giovani, e non solo, possano trovare tutte le condizioni per vivere in provincia di Belluno». Intervista di Martina Reolon. Inquadra col telefono il codice QR e guarda tutta l’intervista sul canale YouTube dell’Amico del Popolo. la donazione di Cortina banca Nuovi giubbini per Val Belluna Emergenza Credito cooperativo aveva già contribuito all’acquisto di un’ambulanza Una donazione per i vo- lontari soccorritori di Val Belluna Emergenza, la be- nemerita associazione bel- lunese che svolge il servizio di trasporto in ambulanza in convenzione con l’Ulss 1. Grazie a Cortina Banca- Credito cooperativo italia- no, il sodalizio può contare su una dotazione di nuove giacche invernali. La con- segna agli operatori si è tenuta nella sede di via Ve- neggia 38, con un sobria ce- rimonia, alla presenza della presidente di Val Belluna Emergenza, Giacinta Tres e del direttore sanitario del- la Vbe, la dottoressa Maria Barnabò. «Ringraziamo il nostro partner di riferimento che ci ha già donato un rilevan- te contributo per l’acquisto di un’ambulanza e l’acqui- sto di una sedia a motore», ricordano dall’associazione. «Prossimamente si terrà l’assemblea per l’adegua- mento dello statuto previsto dalla nuova normativa che riguarda gli enti del terzo settore». Il Comune di Ponte nelle Alpi è il più riciclone della provincia di Belluno. L’uffi- cialità arriva dal dossier di Legambiente. In base alla produzione procapite di rifiuto secco residuo, Ponte nelle Alpi primeggia nella speciale classifica con 36,6 kg di secco all’anno, mentre la percentuale di raccolta dif- ferenziata sfiora quota 90: nello specifico, 89 per cento. Un traguardo importan- te, quindi. E anche una conferma per un territorio che si è sempre messo in luce in termini di gestione dei rifiuti: «Uno speciale ringraziamento», afferma il sindaco Paolo Vendrami- ni, «va ai concittadini e alle concittadine. La raccolta differenziata è un patrimo- nio della nostra comunità, sempre molto rispettosa, at- tenta e impegnata rispetto a queste tematiche. Grazie poi al personale della Ponte Servizi, capace di distin- guersi per professionalità e competenza». Il primato nella graduato- ria provinciale è figlio di un gioco di squadra. «Questo riconoscimento conferma il consolidarsi del progetto di raccolta differenziata», pro- segue l’assessore comunale all’Ambiente e alle Società partecipate, Pierluigi Dal Borgo, «e arriva proprio nei giorni in cui abbiamo rin- novato la fiducia in Ponte Servizi con un consistente rafforzamento della patri- monializzazione della so- cietà, alla quale abbiamo fornito gli strumenti finan- ziari adeguati. Ora siamo pronti a portare il nostro contributo di competenza e conoscenza al progetto pro- vinciale di affidamento in house del servizio». «Comuni Ricicloni», Ponte nelle Alpi primeggia la protesta - Sulla proposta di far confluire le scuole di Trichiana nell’Ic di Mel Riorganizzazione dei Comprensivi Dal Magro: «Il progetto va modificato» VALBELLUNA - Foto di gruppo dei volontari con la nuova dotazione. La consegna è avvenuta lo scorso 10 ottobre.
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