L'Amico del Popolo digitale

Feltrino Dai nostri paesi 17 L’Amico del Popolo 29 ottobre 2020 - N. 43 fonzaso Esercitazione di protezione civile Si è svolta il 17 e 18 ottobre scorso l’esercitazione di protezione civile dell’Ana nella zona di Fonzaso. De- dicata alla cura idrogeologica dell’ambiente, l’eserci- tazione ha ripulito l’alveo del Cismon, il sentiero del “guardiano del fuoco” ed altre zone per un totale di una quindicina di cantieri. I volontari impegnati sono stati circa 150. Per loro è stato preparato il rancio alpino presso l’ex-casema Zannettelli di Feltre. cesiomaggiore Lasciano i gestori del Rifugio Boz Daniele e Ginetta Castellaz, dopo 39 anni di fedele servizio, hanno deciso di lasciare la gestione del Ri- fugio Bruno Boz in Neva. Il rifugio è in Comune di Cesiomaggiore, ma è proprietà del Comune di Mezza- no. È gestito egregiamente dal Cai di Feltre che ne ha fatto un gioiello di accoglienza con tanti investimenti. Si trova sull’Alta Via n. 2 ed è raggiungibile sia dalla Val Canzoi che dalla Val Noana. Ora c’è solo l’augurio che si trovino gestori all’altezza di quelli che lasciano. fonzaso Accordo per i rifiuti rimasti alla Sap Comune di Fonzaso, Provincia e curatore fallimentare hanno stretto un accordo per smaltire i rifiuti rimasti alla Sap di Fonzaso. Si tratta di quasi quattromila tonnellate di rifiuti di ogni genere, anche pericolosi. I lavori saranno finanziati con i fondi delle fideiussioni ed eseguiti nel prossimo inverno. faller Fiera del pom prussian ridimensionata La fiera del pom prussian di Faller è stata ridimensio- nata. Nonostante una produzione abbondante, saranno organizzati solo alcuni punti vendita nei fine settimana di ottobre e novembre. I punti vendita sono dislocati a Faller, vicino all’Osteria del pom prussian , al vivaio di Ramen, a Ponte Serra e nel parco della Birreria Pedavena. cesiomaggiore Comitato Can-Cullogne rinnovato Stefano Saioni è stato confermato per il prossimo triennio presidente del comitato Can-Cullogne. Suo primo collaboratore come vicepresidente sarà Sergio Sanvido, mentre i consiglieri sono Miriam Conz, Vit- tore De Bastiani, Maurizio Napoleoni, Mario Sacchet, Roberta Sattin, Caterina Sanvido e Angelo Zanella. feltrino si aggira attorno al 55% Turismo, crollo dei pernottamenti Dario Scopel: un dato che è parzialmente mitigato dai turisti “di giornata” Costa caro anche al ter- ritorio feltrino, sia in ter- mini di presenze turistiche che del relativo introito derivante dalla tassa di soggiorno, lo “tsunami” coronavirus, che da ini- zio anno imperversa con effetti negativi anzitutto proprio su tutto il mondo delle attività turistiche e ricettive. «I numeri parlano chia- ro», commenta l’assessore al Turismo dell’Unione Montana Feltrina, Dario Scopel, «a cifre pressoché definitive, riferite allo scorso 30 settembre, le presenze totali si sono at- testate poco sotto quota 53 mila (circa 20 mila il nu- mero degli ospiti totali), contro le quasi 113 mila dello scorso anno, con un calo che si aggira attorno al 55%». Il dato riferito ai pernot- tamenti», precisa ancora Scopel, «viene parzialmen- te migliorato se teniamo conto dei turisti “mordi e fuggi” ovvero quelli che, specialmente durante i mesi estivi di luglio, e soprattutto agosto, han- no scelto le nostre città, le nostre valli e le nostre montagne per una visita in giornata; sebbene il loro numero non sia quantifica- bile in maniera precisa, in alcune località sono stati molti, ma è evidente che le ricadute economiche per il territorio non sono pa- ragonabili a quelle di un soggiorno più prolungato». La f lessione sulle pre- senze riguarda, indistin- tamente, quasi tutti i Comuni dell’Unione mon- tana, con Feltre passata da 36.163 a 16.594 e Arsié – con il suo lago del Corlo – da 28.469 a 14.746, tan- to per citare i due comuni trainanti. Pochi i segnali in controtendenza, tra cui Lamon che ha mantenu- to le posizioni del 2019, guadagnando addirittura qualcosa. Un calo che si è riversa- to, in pari misura, sugli introiti relativi alla tassa di soggiorno, che al 30 set- tembre scorso segna per il territorio feltrino un totale di circa 45 mila euro, con una flessione che viaggia di pari passo con quella delle presenze e sfiora il 60%. «Il consuntivo dei pri- mi 9 mesi del 2020 (consi- derando anche che il perio- do da qui a fine anno non si preannuncia certo esaltan- te) fotografa una situazio- ne che ben conoscevamo e che, per certi versi, è stata addirittura meno negativa rispetto ad altri contesti geografici», aggiunge Sco- pel, «nonostante il periodo a dir poco complicato, ab- biamo cercato di mettere in campo tutte le armi che avevamo a disposizione e abbiamo consolidato la strategia di promozione del territorio che da tempo abbiamo messo in atto in collaborazione con il Con- sorzio Dolomiti Prealpi». «Non è stato comunque un anno perso», fa pre- sente l’assessore al turi- smo dell’Unione Montana Feltrina; «faremo tesoro anche di questa esperien- za difficile in maniera da farci trovare ancora più pronti e motivati all’inizio della nuova stagione 2021, che ci auguriamo tutti pos- sa essere quella del pieno rilancio del nostro mera- viglioso territorio. «Maga- ri», conclude Scopel, «con un intervento di sostegno da parte del Governo che vada ben oltre il flop dei “bonus vacanza” e ricono- sca a chi lavora ogni giorno per la valorizzazione delle zone turistiche decentrate forme di aiuto concreto e adeguate alla fase storica drammatica che stiamo vivendo». SANTA GIUSTINA - Il mulino di Santa Libera. santa giustina Progetto per le antiche spade Oltre 200 mila euro per valorizzare un patrimonio storico locale Sta prendendo forma in questo periodo, per la parte relativa a Santa Giustina, il progetto «Klang – spade, le- oni aquile», che vede capofila il Comune di Belluno e coin- volge anche Maniago e Colle Santa Lucia in un percorso dedicato alla valorizzazione di una pagina di storia di queste zone recuperata negli ultimi anni, quella della pro- duzione di spade. Il progetto è stato finanziato dal Program- ma di cooperazione Interreg Italia – Austria. Le ricerche fatte da alcuni appassionati hanno permesso di collocare alcuni tra i nomi più noti dei produttori di lame del 1500 nell’area bellunese, con un ruolo importante di Santa Giustina, dove era nato e viveva Pietro da Formicano, spadaio di eccellenza, che ha prodotto lame usate poi anche da principi e re. Una delle po- che che sono giunte fino a noi è stata scoperta da poco nel- la collezione del Metropolitan Museum of Arts di New York. «Il progetto prevede tre interventi che coinvolgono il territorio di Santa Giustina – spiega il sindaco Ivan Mi- nella – il primo, comune a tut- ti i partecipanti e gestito da Circolo Cultura e Stampa di Belluno, è la predisposizione di piccole guide che descriva- no degli itinerari a tema sul territorio. Il secondo aspetto è l’allestimento di una mostra dedicata alle tecniche di lavo- razione delle spade utilizzate nel 1500 nelle fucine locali, che verrà ospitata dalla sa- la al primo piano del Mulino di Santa Libera. Attraverso pannelli e materiale video verrà descritto il processo di lavorazione in uso». La produzione di spade lo- cali ha raggiunto livelli di ec- cellenza per la combinazione di più fattori, a partire dalla qualità del minerale lavorato, prodotto dalle miniere dell’A- gordino, ma anche le tecniche di lavorazione sviluppate da- gli artigiani locali, che utiliz- zavano l’acqua delle rogge per far muovere i magli e per il raffreddamento del metallo lavorato. Per questo il terzo intervento riguarda le rogge, o quello che si è salvato nel tempo. La roggia degli spa- dai, quella che scendeva verso Formegan, ha cessato di fun- zionare a metà anni 80, quan- do l’ultimo artigiano che la utilizzava ha rinunciato alla concessione. Buona parte del suo tracciato è su terreni pri- vati, e ha perso il suo scopo di utilità pubblica, e pensare di ripristinarla è un lavoro mol- to lungo. Con i finanziamenti c’è l’intenzione di recuperare alcuni manufatti della roggia che rimangono di proprietà pubblica, come il lavatoio di Piazza del Molino a Forme- gan, ripristinando il passag- gio dell’acqua con una pompa a ciclo continuo. Il resto dei fondi verrà invece destinato a interventi di manutenzione della roggia Ignan Salzan, quella che alimenta il Muli- no di Santa Libera, che pre- senta dei punti in cui mostra il segno dei tempi. Verranno realizzate delle opere di ripri- stino della tenuta muraria e idraulica di questi tratti più fragili e si interverrà anche sull’opera di presa, con inter- venti di manutenzione della briglia. Il valore complessivo del progetto per la quota di per- tinenza del Comune di Santa Giustina è di 213.478 euro di cui 181.456 finanziati dai Fondi Europei di Sviluppo Rurale e 32.021 di Contributo nazionale. Anna Apollonia villabruna Morto Angelo Slongo artista restauratore Dopo una lunga malattia “è andato avanti”, come si usa dire nel gergo alpino, Angelo Slongo di Villabruna. Aveva 87 anni ed era molto conosciu- to per le sue capacità di re- stauratore di opere artistiche in legno, come il meraviglio- so altare della chiesa di San Marcello di Umin che ospita la pala di Marco Da Mel. Nato nel 1933 a Parigi, ove risiedeva la famiglia emi- grante, tornò in Italia a 8 anni con l’inizio della guerra cominciando subito l’attività di garzone nella bottega del suo maestro Pellin. Frequen- tò le scuole serali di disegno artistico e divenne ebanista e restauratore di valore, si- stemando mobili antichi per ricche famiglie di Feltre e Venezia, ma sue opere han- no raggiunto anche Firenze, Londra e New York (era così noto e apprezzato che nel 1996 la Soprintendenza gli chiese di prestare la sua opera per la ricostruzione del teatro La Fenice di Venezia che era stato distrutto dalle fiamme, incarico che però declinò per l’età avanzata). Il funerale si è tenuto sa- bato 24 ottobre nella parroc- chiale di Villabruna con una cospicua presenza di alpini, soprattutto di Farra ove un figlio è consigliere del grup- po. Ora riposa nel cimitero del paese. Lascia la moglie Roset- ta e i figli Daniele e Tiziano, le nuore Ivana e Daniela, la sorella Luisa e i nipoti. Con lui se ne va un personaggio storico che ha dato lustro al- la comunità di Villabruna; verrà ricordato come persona particolarmente intelligente, disponibile e operosa. Giuseppe D’Incau Angelo Slongo. Incarico definitivo al dottor De Bastiani Dal 1° novembre Marco De Bastiani terminerà l’inca- rico provvisorio e riceverà quello definitivo di medico di assistenza primaria per l’ambito territoriale dei comuni di Feltre, Pedavena, Seren del Grappa, Alano di Piave e Quero Vas. A questo proposito l’Ulss Do- lomiti avvisa che per poter continuare ad usufruire dell’assistenza medica in forma diretta e gratuita - a carico del Servizio sanitario nazionale - gli assistiti del dottor De Bastiani dovranno effettuare la scelta tra uno dei medici di assistenza primaria con disponi- bilità di posti nell’ambito territoriale citato (compreso il dottor De Bastiani che potrà essere scelto dal 1° novembre 2020). È possibile verificare la disponibilità dei medici in tempo reale collegandosi al link https:// salute.regione.veneto.it/servizi/cerca-medici-e-pediatri ; selezionando un medico si visualizzerà il numero dei posti disponibili indicato in corrispondenza della voce “disponibilità assistiti illimitati”. In base alla normativa sul covid-19, la scelta del me- dico dovrà essere fatta inviando una mail all’indirizzo cambiomedico@aulss1.veneto.it con oggetto “cessazione del medico dr. De Bastiani”, allegando copia del docu- mento di identità, indicando i dati personali e il nome del medico prescelto (il suggerimento è di indicare più di un nome). In caso di impossibilità all’utilizzo della mail, si potrà effettuare la scelta del medico agli sportelli dell’ana- grafe sanitaria di Feltre, previo appuntamento al se- guente numero telefonico 0439.883680 (lunedì, marte- dì, giovedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12).

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