L'Amico del Popolo digitale

Cadore e Ampezzo Dai nostri paesi 19 L’Amico del Popolo 29 OTTOBRE 2020 - N. 43 I cadorini, popolo pa- ziente. E di pazienza, chi ha bisogno di muoversi in Cadore, in questi giorni ne deve avere tantissima. Pare non esista strada principale che non presen- ti interruzioni, semafori e annessi. Una situazione che si ripercuote pesantemente sui tempi di percorrenza. Molti di questi lavori ri- entrano nel Piano di inter- venti di adeguamento della viabilità statale per l’evento sportivo Cortina 2021. Gli adattamenti nella parte al- ta della provincia coinvol- gono nello specifico la Sta- tale 51 di Alemagna e la 52 Carnica con il loro raccordo rappresentato dalla SS51 bis. Interventi quanto mai necessari per la sicurezza stradale. Esemplifichiamo. L’auto- mobilista che da Auronzo vuole giungere semplice- mente a Lozzo, paese con- tiguo posto a neppure una decina di chilometri, trova la sua marcia interrotta quattro volte. Accanto al- le “storiche” dell’estate si è aggiunta ora la stesura della rete paramassi (con il precedente taglio della vegetazione) sul versante che sale verso la chiesetta di Loreto in località Ponte Nuovo. Qui a breve si in- staurerà, inoltre, anche il cantiere che modificherà l’attuale incrocio trasfor- mandolo in una rotonda un po’ allungata. Altri lavori sono in corso sul viadotto-tangenziale di Lozzo. Qui fortunatamen- te la presenza di più corsie non ostacola grandemente il flusso veicolare. Le interruzioni da Do- megge a Tai sono attual- mente due. Se numeri- camente questi ostacoli sembrano trascurabili, va considerato tuttavia che in questi pochi chilometri si racchiude buona parte del traffico del centro Cadore. La speranza di tutti è che si lavori, che non subentri- no lungaggini e che una vol- ta installato il cantiere que- sto non rimanga inattivo. Carla Laguna centro cadore - Sono molte le interruzioni, dovute a opere di varia natura Strade, Cadorini popolo paziente Quattro interruzioni tra Auronzo e Lozzo, due da Domegge a Tai cortina in ladino Da na bona pensada de Dario Dibona Beto Da na bona pensada de Dario Dibona Beto, el noo guardia bosche de Federa, su sul pianuscel da parù che l é dalongo l troi 431 del Cai che dal Lago d Aial el và su par el bosco - iusto sote l spizon del Bèco d Aial - fin su dal Lago de Federa, via par l ousciuda del 2021 aarae da spontà su na tabela. R idea de chera tabela l é che dute ci che passa là pede i viene a saé algo de storia de ra vecia crosc che se vede sul pian, ciamada «ra Crosc del Macarón». Al dì de ancuoi, ra parola ladina anpezana «ma- carón» r é deboto desmenteada. Se ra ciata anche par talian (come «maccherone») e inze outra parlades, par dì suposò «sciocco, sempliciotto, babbeo», e ra i somea tropa al greco «makàrios», che l vó dì inveze «felice» e l é anche un vecio gnon da òn. A liese chel che i contaa dal vecio in fora, somearae che su inze chel pian intrà i pezuós, ‘sà cissacuante anes i aesse ciatà un òn, duto pestà su o fosc morto. Inze l libro de Minato Bianco e Berti del 1983, vien dito che l ea un melitar desertor; inze chel de Lorenza Russo (1994), se liese inveze che sarae stà un pastor. Del 2012, Luciano Cancider l à scrito che lassù da chera bandes, ai 13 de luio del 1912 l ea stà ciatà morto Albino Pompanin, che l fejea l pastor de ra fedes pa ra Regola de Cianpo e, un dì che vienia ‘sò un gran tenporal, l ea stà brincà da na saeta. Poco pì in là de ra crosc l é anche un bel cason de ra Regoles, che l à ciapà l gnon dal «Macarón». Fato su de len par i dà aloso a chi ome che na ota i taiaa inze l bosco là dintorno, coi anes el cason l ea ‘sù deboto in malora. L ea oramai meso scadarlì e cuerto de orties, canche (sarà passà pi de trenta ane) ra Regoles es i l à fità a un regolier, che l à ciapà inze e el l à fato su danoo de muro, con daante un brento da agnoche vien fora aga senpre fresca. Tanto ra Crosc che l Cason del Macarón i testimo- gna, intrà ra storia vera e ra stories che i contaa i vece, fate e ome d Anpezo che i s à oramai pardù inze i secui, ma che sarae de iusto no desmenteà. L é ben par chel che loudo l pensier del guardia bo- sche Dario e de ra Regoles: de fei saé a ci che passa su de là inze chel pian verde, ce che ra recorda ra crosc restada fin ades zenza gnon. Ernesto Majoni Ra Crosc del Macarón. (Foto E.M.) cortina I novant’anni di Dino Gaspari Il noto e poliedrico artista ampezzano che ancora crea Lo scorso 1° ottobre Dino Gaspari de Min, noto e po- liedrico artista ampezzano, ha toccato in buona salute i novant’anni. Nato a Cortina nel 1930 da una famiglia d’alberga- tori, mostra fin da piccolo l’inclinazione artistica; alla fine della guerra studia per un biennio alla Scuola d’Ar- te, distinguendosi tanto da potersi iscrivere ad uno dei tre licei artistici d’Italia, a Venezia. Nella città laguna- re frequenta poi l’Accademia delle Belle Arti, dove s’impa- dronisce delle tecniche scul- toree, e nel 1954 si diploma. Dal 1959 al 1980 alla Scuola d’Arte di Cortina insegna Disegno artistico e geome- trico, Architettura, Plastica, Storia dell’arte, Tecnica del legno e del tessile. Parallela- mente, elabora già dagli an- ni ‘60 un percorso artistico personale, specializzandosi nella realizzazione di scul- ture in cemento, peltro, al- luminio ed esponendo le sue opere in molte città d’Italia. Si dedica poi anche al- la scultura del legno e del ghiaccio, coinvolgendo nel- la sua passione la consorte e musa Gabriella ed i figli Andrea e Francesca. An- cora oggi nella sua bottega a Grava di Sopra disegna, progetta e produce senza so- sta opere in vari materiali, e non pare abbia intenzione di appendere gli attrezzi al chiodo. A causa dell’emergenza sanitaria, la grande festa prevista per il suo 90° non si è potuta tenere ed è stata rinviata alla primavera; ci sono stati comunque e ci sa- ranno momenti di festa coi figli, i nipoti e gli amici più cari. Intanto, ad ogni risve- glio Dino Gaspari saluta la giornata con qualche nuova idea e progetti che nel suo studio (meritevole di una vi- sita) prendono poi vita con abilità, naturalezza e peri- zia; per l’artista pare che sia tutto semplice, grazie all’i- nesauribile voglia di creare. Gaspari ama così tanto sperimentare, che durante il lockdown ha persino ac- quistato un violoncello e ha seguito lezioni di musica on line. Stupendoci ancora, per gli invitati alla festa dei 90 anni ha ideato un originale porta bicchiere di stoffa, poi abilmente assemblato con la macchina da cucire. Oltre a fervidi auguri per il traguardo raggiunto, per il «Profe» Gaspari auspi- chiamo ancora anni di bril- lante attività, con la fanta- sia e l’amore per la vita che lo caratterizzano. E.M. L’artista ampezzano Dino Gaspari. (Foto Diego Landini) va considerato che in questi pochi chilometri si racchiude buona parte del traffico veicolare del centro Cadore calalzo Vaia, c’è la ditta che opererà a Praciadelan Alla Movirent International di Adria un intervento da 130 mila euro È stata individuata la ditta che interverrà in Val d’Oten e precisamente in località Praciadelan per i lavori di mitigazione e ripristino delle sezioni di deflusso del torrente Oten e suoi affluenti, allo scopo di aumentare la resilien- za idraulica nel comune di Calalzo di Cadore. È la Movirent Interna- tional s.r.l. di Adria (Ro- vigo). L’annuncio è del Sogget- to attuatore per il settore ripristino ambientale e forestale Gianmaria So- mavilla, nominato dal Presidente della Regione in qualità di Commissario delegato per l’emergenza instauratasi a fine ottobre 2018 con la tempesta Vaia. I Soggetti attuatori han- no ottenuto la possibilità di lavorare in deroga a specifiche disposizioni sta- tali stante la necessità di provvedere con urgenza. E fra queste deroghe compare anche quella relativa alla possibilità di consentire la stipula e l’immediata efficacia del contratto d’appalto me- diante affidamento diret- to. L’impresa Movirent In- ternational interpellata ha proposto un ribasso del 2% sull’importo base dei lavori che portano lo stesso a 128.900 euro cir- ca (esclusi gli obbligatori oneri per la sicurezza). Il contratto finale si at- testa su una richiesta di 134.100 euro circa (Iva esclusa). Per questa assegnazio- ne si è tenuto conto sia dell’operatività dimostra- ta dalla Ditta in analoghi cantieri sia della necessità di garantire il principio di rotazione delle imprese che hanno operato nel ter- ritorio interessato. L’impresa incaricata lavorerà eseguendo il pro- getto redatto dal proget- tista Lodovico De Cesero. C.L. Auronzo, quella mascherina trasportata dalla pioggia AURONZO - Se èmaleducazione, allora non ha limiti: anche le mascherine di protezione finiscono a terra e vengono trasportate dalle acque piovane. centro cadore Sospesi gli incontri di catechismo Decisioni amare ma dove- rose. Nelle parrocchie di Ca- lalzo, Domegge e Vallesella sono stati sospesi gli incontri di catechismo fino a dopo la festa di tutti i Santi. Da don Simone Ballis giunge un in- vito: «Chi può e si sente può sostituire questo momento con la Messa anche feriale o del sabato sera e domenica mattina. Sono vicino a coloro che vivono con più preoccu- pazione questo momento e che sono in attesa dell’esito dei tamponi. Affidiamo a Co- lui che ha in mano le sorti di tutti noi, le nostre attese e speranze che come cristiani mai ci devono mancare».

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