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Cadore Comelico Dai nostri paesi 21 L’Amico del Popolo 29 OTTOBRE 2020 - N. 43 Sul fronte del covid19, la settimana si è aperta con dati quasi stabili per il Comelico. Le ultime cifre ufficiali risalgono all’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la Sicurezza pubblica, tenutosi lunedì e presieduto dal prefetto, Adriana Cogode. Oltre ai vertici delle forze di polizia, ai rap- presentanti dell’Ulss n. 1 Dolomiti e al presidente della Provincia, hanno partecipato anche i sindaci, tra i quali quelli di Comelico Superiore, Danta, San Pietro e Santo Stefano. Rispetto alla settimana precedente, avviatasi con un significativo decremento di ca- si positivi e dei quarantenati, il trend negli ultimi giorni sembra stabiliz- zatosi, con un generale meno 23 per cento di positività rilevate e un meno 76,5 per cento di persone sottoposte alla quarantena perché contatti di ca- si. La seconda ondata in Comelico ha registrato come dato massimo quello di 168 cittadini contagiati e 238 posti in isolamento. Gli ultimi dati ufficiali parlano invece di 129 positivi e di 56 quarantenati. Nel dettaglio, lunedì 26 ottobre, è stata comunicata la seguente situa- zione. A Santo Stefano: 53 persone positive e 19 in quarantena; a San Pietro: 31 persone positive e 17 in quarantena; a Comelico Superiore: 32 persone positive e 13 in quaran- tena; a Danta:12 persone positive e 3 in quarantena. Le ordinanze dei sin- daci, poi superate, alla loro scadenza, dai dpcm nazionali, l’incremento dei numeri dei tamponi, il tracciamento dei contatti, il senso di responsabili- tà e la comprensione dell’importanza dei comportamenti individuali si sono confermati la chiave per uscire dalla situazione “emergenziale” evidenzia- tasi all’inizio della seconda ondata. In Comelico, la cui realtà è caratterizza- ta da un’importante fascia anagrafica di anziani e dalla lontananza dagli ospedali (raggiungibili, attualmente, da una rete viaria appesantita dai nu- merosi cantieri), diventa di estrema importanza limitare il più possibile la diffusione del nuovo coronavirus, ricorrendo innanzitutto alla masche- rina e al distanziamento. Resta, tutto sommato covid free o con pochi casi, il comune di San Nico- lò, grazie all’ordinanza di fine settem- bre che imponeva tassativamente l’uso del dispositivo nei locali, con un assi- duo controllo. Come ha affermato il sindaco, nonché presidente della locale Unione montana, Giancarlo Ianese, «la gente si è resa conto della situazio- ne, peraltro attesa nel comprensorio, dove il notevole afflusso estivo di tu- risti ha comportato anche l’arrivo di casi asintomatici». Y.T. santo stefano - Il bilancio dell’epidemia di coronavirus Comelico da 168 a 129 ‘‘positivi’’ San Nicolò ‘‘covid free’’ grazie alla tassativa ordinanza di fine settembre comelico Adesso è vietato abbassare la guardia Di fronte al nuovo coronavirus, in Comelico resta vietato, innanzitutto, abbassare la guardia. Lo ricor- dano le varie amministrazioni comunali attraverso i canali di maggior diffusione. Lo fa, quasi quotidia- namente, l’amministrazione di Danta, coordinata dal sindaco Ivano Mattea, attraverso la pagina ufficiale di Facebook: «I nuovi casi indicano che ancora dob- biamo responsabilizzarci tutti per evitarne ulteriori nei prossimi giorni». Analogo appello arriva da Santo Stefano. «Per evitare di dover arrivare a maggiori restrizioni – scrivono il sindaco, Oscar Meneghetti, e i suoi collaboratori – si chiede a tutta la cittadinanza, privati ed attività, di voler aumentare il senso di responsabilità e lo scrupolo nel rispetto di tutte le norme: uso della mascherina correttamente indos- sata, distanziamento, igienizzazione frequente delle mani, pulizia e sanificazione di ambienti e superfici, attenzione nei rapporti con tutti perché tutti potrem- mo essere positivi asintomatici e trasmettere il virus a chi potrebbe sviluppare gravi sintomi, fino a dover essere ricoverato. Si ringrazia per la condivisione e la sensibilizzazione di familiari, amici e conoscenti e si approfitta per inviare i migliori auguri di pronta guarigione a tutti gli interessati». Stesso messaggio da Villa Poli. «Come ben tutti sappiamo – evidenzia l’amministrazione del primo cittadino, Manuel Casa- nova Consier – il nostro Comune è stato uno dei primi comuni ad essere colpito dall’aumento di casi posi- tivi e, come sappiamo, abbiamo dovuto già adottare ordinanze restrittive per cercare di far diminuire il trend di crescita. Attualmente siamo in una situazio- ne stabile, il che ci fa pensare che le misure adottate e il senso di responsabilità siano stati efficaci. Per non perdere tutto quello fatto, manteniamo le misure di prevenzione e di distanziamento, continuiamo con il gran senso di responsabilità che abbiamo tenuto finora, così che la vita possa tornare al più presto alla normalità». Si rivolge direttamente ai giovani il sindaco di Co- melico Superiore, Marco Staunovo Polacco: «Usiamo il buon senso, anche a costo di qualche piccolo sacri- ficio temporaneo personale, nella vita privata, ove possa sussistere maggiormente il rischio di trasmis- sione del virus, e qui mi rivolgo soprattutto ai nostri tanti e bravi giovani: avrete tempo di recuperare, avete la vita di fronte a voi». In una significativa nota diffusa ai cittadini, sull’emergenza epidemiologica, egli evidenzia, per l’ennesima volta, che per uscire velocemente da questo momento delicato è necessa- rio mantenere alcuni semplici comportamenti: le di- stanze di sicurezza, utilizzare le mascherine, lavarsi spesso le mani, rispettare le disposizioni vigenti, con il divieto di assembramento di persone nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, nonché le indicazioni del Dipartimento di prevenzione in tema di contact tracing e di gestione dell’eventuale quarantena o isolamento. TAI DI CADORE - Vengono eseguiti i tamponi «drive-in» per i cittadini del Cadore che necessitano di accertamenti. san pietro Lavori conclusi alla barchessa Smantellato il cantiere a ridosso di Villa Poli Lavori conclusi alla bar- chessa di San Pietro e can- tiere rimosso. Nel maggio del 2013, l’allora giunta comunale aveva approvato il progetto definitivo dei la- vori di manutenzione stra- ordinaria, restauro e messa in sicurezza della copertura di Villa Poli, oggi sede mu- nicipale, e della barchessa, con adeguamento anche al- la normativa sul risparmio energetico. Sistemato, negli anni successivi, il tetto del seicentesco palazzo, nei me- si scorsi è toccato alla strut- tura posta ad occidente. Obiettivi del piano pro- gettuale esecutivo sono stati la manutenzione straordinaria e il restau- ro conservativo della co- pertura della barchessa, con mantenimento dell’or- ditura lignea primaria, sostituzione dell’orditura secondaria gravemente ammalorata e rifacimento del manto in zinco tita- nio. La spesa complessiva era stata quantificata in 135.000 euro, posti a base dell’asta dello scorso anno. Considerata la normativa, che prevede un iter parti- colare per l’assegnazione dei lavori di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000, e vista l’urgenza di provvedere al più presto all’esecuzione, erano state consultate tre imprese. Al termine della procedura, i lavori, diretti come in precedenza dall’ar- chitetto Gianfranco Agosti- netto e dall’ingegner Sergio Zandonella Necca dello Studiotre di Pieve di Cado- re, sono stati affidati alla ditta sampietrina Pradetto Costruzioni, per un importo a base di contratto di quasi 94mila euro. Come scritto nel pannello indicante il cantiere, l’intervento è sta- to sostenuto dalla Fonda- zione Cariverona. L’auspicio di molti è che dopo il restauro della coper- tura anche gli interni della barchessa possano esser oggetto di un restyling, per un uso funzionale, magari a supporto delle molte asso- ciazioni presenti nel tessuto sociale del territorio, diven- tando un poliedrico polo di condivisione e di aggrega- zione. SAN PIETRO - La barchessa di Villa Poli. «Sópa coàda» e Comelichino Sabato scorso, 24 ottobre, a Motta di Livenza, è stato presentato il formaggio del Comelico. In una serata speciale, al ristorante Disarò di Motta di Livenza, i commensali hanno festeggiato la «sópa coàda», il locale piatto storico, la cui prima codificazione risale ad una ricetta del 1349. La pietanza tipica della cucina trevigiana, traducibile dal veneto con “zuppa covata”, consiste in un pasticcio di pollastra dalla consistenza piuttosto asciutta, tanto che talvolta vie- ne accompagnato da una tazza di brodo bollente da consumare a parte o da versarvi sopra. La ricetta, di cui esistono numerose varianti, prevede di alternare in una teglia strati di pane raffermo e intriso di brodo a strati di carne, stufata e ridotta in pezzetti. La «sópa coàda» naturalmente è stato il primo piat- to, cui è seguito il secondo con i formaggi tipici e in questo contesto è entrato a pieno titolo, nella tipicità, il formaggio del Comelico, denominato il «Comelichi- no», accompagnato dalla tenera bianca polenta e da funghi chiodini. Il Comelichino è stato molto apprezzato all’interno della serata enogastronomica, cui hanno partecipato anche i vini dell’azienda agricola Conte Collalto di Susegana. Con l’iniziativa gli organizzatori hanno voluto dare un segno di solidarietà e sostegno al Comelico, colpito in modo gravemente, due anni fa, da Vaia, valorizzando i prodotti delle latterie e delle malghe del comprensorio. Guido Buzzo - Yvonne Toscani

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