L'Amico del Popolo digitale

Agordino Dai nostri paesi L’Amico del Popolo 29 OTTOBRE 2020 - N. 43 23 L’Ulss Dolomiti sta predi- sponendo in questi giorni il nuovo piano di emergenza ospedaliera secondo le in- dicazioni del «Piano emer- genza autunno aggiornato» che è stato adottato dall’U- nità di crisi regionale il 22 ottobre. La Regione Veneto, in- fatti, ha costruito una pro- grammazione articolata in cinque fasi, a seconda della gravità della situazione va- lutata su parametri di ri- schio che tengono conto di dati come i ricoveri in Tera- pia Intensiva e le degenze di persone positive al Covid in area non critica. A ciascuna fase corrisponde una diver- sa organizzazione ospeda- liera. Attualmente l’Ulss Dolomiti si trova in “fase 3” per quanto riguarda le degenze di media e bassa intensità. L’obiettivo della rimodula- zione dell’attività ospedalie- ra è quello di mantenere il più possibile le attività ordi- narie, sia dell’ospedale hub di Belluno che del centro di riferimento extraregionale di Feltre, che dei presidi ter- ritoriali, attraverso la pro- grammazione di “percorsi puliti” e, allo stesso tempo, di garantire un’adeguata risposta assistenziale ai pazienti positivi al Covid, secondo una stratificazione dell’intensità di cura. L’organizzazione che è stata pensata è modulare con l’attivazione di nuove degenze Covid e, al cresce- re del numero di posti letto occupati, con la graduale rimodulazione di alcuni servizi perché i pazienti covid richiedono un carico assistenziale più elevato rispetto alle degenze ordi- narie e molto personale ag- giuntivo assunto in questi mesi è impegnato nelle atti- vità di diagnostica e contact tracing del Dipartimento di Prevenzione. Attualmente in Ulss Do- lomiti sono attivi i seguenti reparti Covid. Ospedale di Belluno – Terapia intensiva Covid; Pneumologia Covid (area sub intensiva); Malat- tie infettive Covid che assi- curano la media intensità di cura; Geriatria Covid (bas- sa intensità). Ospedale di Feltre – Pneumologia Covid (media intensità). Ospedali di Comunità – Alano; Feltre (Padiglione Gaggia). Al momento – spiega an- cora l’Ulss – l’occupazione dei posti letto di Terapia intensiva non presenta cri- ticità, mentre è significati- vo il numero di ricoveri in area non critica. Alla luce di questa situazione e seguen- do le indicazioni del Piano di emergenza, nei prossimi giorni l’Ulss attiverà un ospedale di comunità ad Agordo con contestuale so- spensione dell’attività del reparto di Ortopedia, la cui attività proseguirà presso gli ospedali di Belluno e di Feltre. agordo - Una parte dell’Ospedale di vallata diventa «Ospedale di comunità» Ortopedia sospesa, spazio ai Covid L’Ulss spiega la strategia. L’attività di Ortopedia trasloca a Belluno e Feltre taibon Lavori anche sulla strada in Val Corpassa Dopo l’aggravamento della situazione con le piogge estive, stanziati 500 mila euro Per gli abitanti della fra- zione di Listolade arrivano buone notizie a due anni dalla tempesta Vaia che ha causato la maggior parte dei problemi in Valle di San Lucano, ma che ha toccato anche la Val Corpassa che proprio da Listolade risale verso Capanna Trieste e il rifugio Vazzoler. All’imbocco della galleria di Listolade, si sta infatti in- tervenendo sulla comunale della Val Corpassa che per- mette di arrivare nella valle senza transitare in mezzo all’abitato. Ma con i fondi per il rifa- cimento della sede stradale si ripristinerà anche la sco- gliera a valle del campo del ghiaccio di Listolade dove tradizionalmente si svolge- va la Festa dei Zuchèr. «Dopo le abbondanti piog- ge della fine di agosto», spie- ga il sindaco, Silvia Tormen, «è stata attivata dai servizi forestali regionali una som- ma urgenza all’ingresso del- la strada che porta in Val Corpassa alla quale si acce- de poco prima della galleria di Listolade. La carreggiata era già stata compromessa da Vaia, noi l’avevamo in- serita nell’elenco degli in- terventi da svolgere, ma la priorità era poi stata data all’asta del Tegnas e alla Valle di San Lucano. Ora, con l’aggravamento della si- tuazione dovuto alle piogge estive, sono stati stanziati circa 500 mila euro». Una parte di questi fini- rà anche un po’ più a monte. «Con tale importo», precisa- no infatti il sindaco e il suo vice, Fernando Soccol, «ver- ranno incanalate le acque della Corpassa, sistemando entrambi i versanti: su quel- lo in destra orografica gli in- terventi necessari saranno inferiori, mentre sulla sini- stra si tratterà di ricostru- ire la scogliera che sostiene lo spiazzo adibito a campo del ghiaccio della frazione e a luogo in cui gli «Amighi da Listolade» svolgevano la Festa dei Zuchèr». Proprio dal versante a monte di tale spiazzo, pe- rò, in occasione dell’ultima ondata di maltempo è scesa una frana. Motivo per cui il Comune ha chiuso la stra- da e ha allestito una pista provvisoria, spostata verso il torrente, che transita di fatto all’interno del campo del ghiaccio. «Abbiamo interessato della questione la Provin- cia nelle persone del consi- gliere Massimo Bortoluzzi e del tecnico Pierantonio Zanchetta», aggiungono Tormen e Soccol, «quest’ul- timo è venuto in sopralluogo con il geologo. Bisognerà re- alizzare un vallo che raccol- ga l’eventuale materiale che scenderà dal versante e spo- stare la sede stradale, senza avvicinarsi troppo al torren- te. Al momento la Provincia è oberata di lavoro e quindi non sappiamo con esattezza quando verranno svolti gli interventi». Fra quelli che il Comune ha invece in mente di svol- gere in futuro in Val Cor- passa ci sono la sistemazio- ne della silvo-pastorale che da Capanna Trieste va fino alla sbarra in direzione del Vazzoler e l’asfaltatura del- la comunale: «La inseriremo fra i lavori da finanziare con l’annualità post-Vaia 2021», conclude il sindaco, «ma non sarà una priorità. Prima dobbiamo sistemare a Forno Val e sulla destra orografica del Tegnas». TAIBON – Intervento in atto sulla comunale della Val Corpassa per ovviare al transito in mezzo all’abitato. rocca pietore Obelix posizionati La strada è al sicuro Posizionati la settimana scorsa gli esploditori Obe- lix per il distacco programmato delle valanghe nella zona delle Crepe Rosse, a difesa della strada del Pas- so Fedaia, del rifugio Tabià Palazza, della linea elet- trica, dell’acquedotto della Val Pettorina, della pista e dello skilift Arei 2: tutto nel territorio comunale. «Sono già tecnicamente funzionanti», ha detto il sin- daco Andrea De Bernardin, «ora bisogna attendere le varie autorizzazioni». Stanno procedendo invece in situazioni molto diffi- cili (in quota e in pendio) per le maestranze, gli inter- venti di installazione dei paravalanghe per cui «non tutto sarà completato entro l’inverno», ha affermato il sindaco, lasciando dunque aperta la possibilità di dover evacuare i cittadini in presenza di abbondanti nevicate (come nel 2014). Nel penultimo consiglio comunale De Bernardin aveva fatto il punto sullo stato dell’arte dei lavori. A Moè erano iniziate le perforazioni per l’installazione delle barriere, a Digonera era in avvio il posiziona- mento di quelle sul lotto 1, mentre erano state com- pletate sul lotto 2; lavoro terminato anche a monte della centrale di Saviner. Sul Migogn (che è l’area più delicata dove è previsto un investimento di 20 milioni di euro) le opere sono iniziate da poco, mentre sulla strada di Caracoi inizieranno in primavera; a Sopracordevole i paramassi verranno posizionati nella zona bassa del sito. ROCCA PIETORE – Il trasporto degli obelix con l’elicottero. ROCCA PIETORE – Gli obelix posizionati sul Fedaia. Dopo Palue a Rocca Pieto- re, Dunio Piccolin imprezio- sisce un altro angolo di sto- ria agordina. Lo ha fatto con un nuovo dipinto murale di 3,5 m², realizzato nei giorni scorsi, che si affaccia sulla caratteristica piazzetta di Tancón di Canale d’Agordo vicino all’antica Casa delle Regole (1640). «È stato un onore», ha det- to l’artista falcadino, «poter dipingere nella piazzetta do- ve sono presenti gli antichi affreschi seicenteschi della Casa delle Regole e quelli del ciclo pittorico del mae- stro Giuliano De Rocco sulla sua abitazione». Promotori dell’iniziati- va sono state le famiglie Baggio, Berno e Lolato che hanno voluto abbellire la propria casa in uno spazio in cui il grigio aveva preso il posto dell’affresco prece- dente, ma anche arricchire ulteriormente la piazzetta della Casa delle Regole, uno dei luoghi simbolo della Val- le del Bióis. Il felice risultato è un di- pinto dai colori leggermente vivaci che volge lo sguardo a immagini del passato del- la comunità canalina: da un lato una mamma e un pastorello al ritorno o alla partenza per i monti, a ri- cordo dell’umile, ma genuino passato della zona; dall’altro una fanciulla che ambisce a diventare la “Zinghenésta” e che nel frattempo indos- sa qualche nastro colorato ai polsi, al collo e i classici calzini rossi e bianchi della “zingara” e ha già preparato accanto a sé il tradizionale cappello scuro e riccamente infiorato, che indosserà, si spera, quando sarà il mo- mento giusto. Accanto alla bimba c’è poi un cesto contenente alcuni simboli di Canale, dalla lan- terna, in ricordo del passato minerario della comunità, a uno stilizzato copricapo pa- pale, la tiara, a prefigurare la nascita di Albino Luciani, poi papa Giovanni Paolo I. Segue, dopo la riproduzione della Casa delle regole, un personaggio della fantasia, in omaggio a uno di quelli presenti in alcuni disegni di Giuliano De Rocco; dietro di lui, a chiudere l’opera, delle foglie svolazzanti tendenti a sfumare l’irregolare con- torno del fondo del dipinto preesistente. Un lavoro, quello di Du- nio, il “pittore di muri” sem- pre più apprezzato e impe- gnato, che ribadisce ancora una volta la sensibilità degli abitanti della Valle del Bióis per la decorazione murale e soprattutto per la cura dei propri luoghi e della propria storia. CANALE - Il lavoro di Dunio sulla piazza di Tancon. canale Dunio anche a Tancon Sulla piazza, vicino alle Regole

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