L'Amico del Popolo digitale

L’attività di alcuni gruppi di volontariato e associazioni non si è fermata nemmeno quest’anno, nonostan- te l’emergenza sanita- ria. È il caso del Gruppo Amici della Montagna (Gam) di Cencenighe Agordino, guidato da Adriano Fontanive. Un anno insolito per tutte le associazioni di volontariato che han- no dovuto ridimensio- nare i loro programmi adattandoli alla nuova realtà. Per molte non è stato possibile con- vocare le assemblee annuali che di solito si tengono in prima- vera. Così il Gam, che quest’anno ha dovuto rinunciare al consue- to appuntamento che è un’occasione per i soci, in tutto una quaranti- na, di potersi vedere di persona, discutere del programma da porta- re avanti durante la stagione e condividere la comune passione per la montagna, mo- tore fondamentale del sodalizio fondato nel 1979 per iniziativa di un gruppo di amici le- gati dall’interesse per l’arrampicata ma con un occhio attento pure all’am- biente e al territorio. Da allora il gruppo di vo- lontari è ancora attivo nono- stante il problema generale di tante associazioni legato all’avvicendamento gene- razionale che per il Gam è stato risolto qualche anno fa con l’ingresso di forze giovanili che gli hanno con- sentito di acquisire nuovo vigore. Grazie a ciò è stato possibile portare a termine una serie di lavori di si- stemazione e ripristino di sentieri che risentono tut- tora delle conseguenze alla tempesta di due anni fa. A distanza di due anni dall’ec- cezionale evento atmosferi- co, l’attività di quest’anno si è concentrata ancora sulla sistemazione dei danni di Vaia alla sentieristica. Dal momento che l’at- tività si svolge all’aperto sono stati programmati e 38 L’Amico del Popolo 29 OTTOBRE 2020 - N. 43 Rubriche Farmacie di turno Il turno delle farmacie comincia - salvo diversa indi- cazione - alle ore 19,30 di venerdì 30 ottobre e termina alla stessa ora del venerdì successivo. CADORE-AGORDINO: ‘‘Internazionale’’ di Cortina d’Ampezzo; Pieve di Cadore; Auronzo di Cadore; Cence- nighe; Gosaldo. VALBELLUNA-ZOLDO-ALPAGO: ‘‘ Veneggia’’ di Bel- luno; San Gregorio nelle Alpi; Trichiana; Forno di Zoldo; Pieve d’Alpago. FELTRINO: San Gregorio nelle Alpi; ‘‘Ricci’’ di Fel- tre; Trichiana; Farmacie di turno Az. Ulss n. 2 ‘‘Marca Trevigiana’’.. Soluzione dei giochi pubblicati nell’Amico di questa settimana. Differenze: (A1/2/3) cielo; (B3) faretto; (C4) scritta; (D3) maglietta; (D5) busta spesa; (D4) bandiera; (E1) colore coperta. Anagramma: «Norcen di Pedavena». L’Amico in famiglia - SOLUZIONE DEI GIOCHI Che tempo fa Arpav-Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambien- tale del Veneto. Bollettino emesso dal Centro Valanghe di Arabba il 27.10.2020. Gli ultimi aggiornamenti su: www.arpa.veneto.it/previsioni/it/html/meteo_dolomiti.php venerdì 30 ottobre sabato 31 ottobre giovedì 29: al mattino sulle Dolomiti estesa nuvolo- sità alta e medio-alta stratiforme. Stessa nuvolosità, an- che se meno compatta sulle Prealpi, dove occorrerà con- siderare l’eventuale presenza di nubi basse o di nebbie mattutine su alcuni settori, in graduale dissolvimento. Al pomeriggio attenuazione della nuvolosità ovunque con alternanza di velature e dì rasserenamenti. Atmo- sfera un po’ più fresca, anche leggermente più ventosa in quota. Temperature: minime in aumento e massime in dimi- nuzione con minore escursione termica a tutte le quote. Sono previste punte di 12/13°C nei fondovalle prealpini e di 8/11°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 5°C max 7°C, a 2000 m min 3°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 2°C max 4°C, a 3000 m min -3°C max -2°C. Venti: nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, lo- calmente e a tratti moderati; in quota perlopiù moderati da nord-ovest, a tratti tesi sulle cime dolomitiche più alte, a 5-15 km/h a 2000 m e 15-30 km/h a 3000 m. Tendenza venerdì 30: tempo stabile con estese velature del cie- lo o temporanee nubi di sottovento al mattino, in parzia- le diradamento al pomeriggio, con maggiore chance di rasserenamenti. Temperature in generale rialzo, anche per favonio in alcune valli. Venti deboli/moderati nelle valli con rinforzi per episodi di Foehn, specie in alcune valli dolomitiche e sui Lessini; in quota venti tesi/forti da nord nord-ovest, in attenuazione al pomeriggio. sabato 31: stupenda giornata autunnale con sole, cielo sereno, atmosfera tersa ed ottima visibilità in montagna, l’unica insidia si limiterà al rischio di banchi di nebbia nelle conche e localmente sugli altopiani della fascia prealpina durante le ore più fredde. Temperature in generale aumento, salvo stazionarietà delle minime nelle valli. Venti a regime di brezza nelle valli; deboli/ moderati da nord-ovest in quota. Previsore: R.L.Th. visti al cinema «Lasciami andare» purtroppo fa acqua Sembra il tentativo di rifare, non in chiave horror, A Venezia… un dicembre rosso shocking di Nicolas Ro- eg, che a sua volta era l’adattamento di una novella metafisica di Daphne Du Maurier. Invece, Lasciami andare di Stefano Mordini ( Gli infedeli e Il testimone invisibile ) è tratto da un romanzo dello scrittore ame- ricano Christopher Coake. Temi centrali del film, e anche del libro, la perdita e la difficoltà di andare avanti, nonostante la scomparsa dei propri cari. Il pretesto è l’esperienza dolorosa di una coppia, interpretata da Stefano Accorsi e Maya Sansa, che dopo essersi trasferiti pieni di gioia nella decadente città di Venezia per ragioni lavorative, ve- dono le proprie vite e la solidità della loro relazione frantumarsi in seguito alla morte del figlio a causa di un tragico incidente domestico. Con un salto tempo- rale in avanti, scopriamo che Marco (il personaggio di Accorsi) è riuscito a superare il lutto con l’aiuto di un gruppo di sostegno e una nuova donna al suo fianco (Serena Rossi). Clara (la Sansa) è invece rimasta bloc- cata a quel maledetto giorno e non riesce a darsi pace. Le cose prendono una piega misteriosa allorché una facoltosa imprenditrice, determinata a comprare il vec- chio appartamento degli ex coniugi, si palesa sostenen- do che suo figlio è in contatto col loro bimbo defunto. Lasciami andare è il film che veniva girato lo scorso inverno proprio nei giorni in cui si verificò il fenome- no dell’acqua alta in misura straordinaria. E infatti, prima ancora di iniziare, le atmosfere lugubri e oppri- menti della storia vengono anticipate dall’inquietante suono della sirena che avvisa l’imminente innalza- mento delle acque. Peccato che… dopo un’apertura promettente, un po’ come il Mose anche il film di Mordini faccia ac- qua da tutte le parti, vuoi per la mancata capacità di valorizzare una location affascinante, ma estre- mamente complessa, come Venezia; vuoi, soprattutto, per l’inefficacia di gestire il perturbante, condizione emotiva che un bilanciamento squilibrato tra realtà e soprannaturale -come in questo caso – non è in grado di suscitare. Pesa, inoltre, l’indecisione se seguire la traccia del romanzo di partenza o affidarsi completa- mente al retaggio delle atmosfere inimitabili che l’in- contro artistico tra Roeg e la Du Murier aveva creato nell’ormai lontano 1973. Marco Cacioppo GUARDA il trailer ufficiale su YouTube. realizzati, in questi mesi, una serie di interventi sul territorio comunale. A me- tà luglio una decina di com- ponenti del Gam ha prov- veduto alla pulizia della piante abbattute da Vaia presso la Ial d’Alleghe e la Ial dei Casogn, sul versante del Pelsa lungo l’omonimo percorso di collegamento delle carbonaie. Sempre in zona, con un’altra uscita si è provveduto alla pulizia del tracciato che da Baldo porta a Bricol mentre a fine settembre, lungo il versan- te del Pape, è stato riaper- to il sentiero Cai n. 757 che collega Chioit a Campedel. Anche in questo caso sono state rimosse diverse pian- te gettate a terra dal forte vento dell’autunno 2018 che ostruivano il passag- gio, ridefinito nei punti in cui era stato cancellato. Un lavoro svolto in continuità con l’anno scorso quando oggetto di pulizia era stato il n. 765 nel tratto Rudele- fin Alto – Prademur e il n. 764 in zona Le Roe dove era stato necessario modificare il tracciato dopo l’asporta- zione del ponte da parte del torrente Tòrcol. Lungo il Pelsa, si era provveduto al ripristino del n. 567 da Colaz a Col Mandro con il rifacimento del sentiero fra- nato de le Valone. Questi lavori sono riferi- ti a Cencenighe ma in una proiezione più ampia, a li- vello Agordino, l’apporto volontariato si è rivelato importante per cercare di riportare alla normalità la sentieristica locale, almeno i percorsi più frequentati perché gli effetti della tem- pesta sono stati talmente ingenti che non si è potuto arrivare dappertutto. Di questo si sono fatti inter- preti i gruppi ed associa- zioni locali agordini alcuni dei quali hanno lavorato sul territorio in sinergia con la sezione agordi- na del Cai e per questo hanno ricevuto come contributo alcune at- trezzature, nel caso del Gam una motose- ga, un decespugliato- re e altro materiale per quanto fatto per il post Vaia. In questa direzione va pure la donazione effettuata a maggio di un anno fa da un gruppo di genitori e alunni dell’elementa- re di Cencenighe come segno di riconoscenza nei confronti del Gam per l’impegno verso l’ambiente e il territo- rio. Pure in questi me- si, tiene a precisare il presidente Fontanive, fatta eccezione per il periodo di chiusura per la pandemia, i componenti del grup- po si ritrovano sempre il giovedì sera, dopo le ore 20, nella sede dell’ex municipio di via Roma, indossando le mascherine rispettan- do il distanziamento perché il programma va avanti e i lavoro da fare non manca. L.M. Volontari Gam al lavoro nella pulizia del sentiero Cai 757 lungo il versante del Monte Pape. cencenighe agordino - Le grandi sistemazioni del dopo Vaia L’impegno del volontariato per i sentieri Il Gam ha lavorato sodo, anche in collaborazione con il Club Alpino Italiano GAM: È la comune passione per la montagna il motore fondamentale del sodalizio fondato nel 1979 da alcuni amici A distanza di due anni, l’attività si è concentrata ancora sulla sistemazione dei danni di Vaia alla sentieristica

RkJQdWJsaXNoZXIy MTA1MTI=