Dai nostri paesi Feltre L’Amico del Popolo 7 novembre 2024 - n. 44 18 Durante lavori nella Cittadella è molto probabile imbattersi in reperti archeologici più o meno interessanti. Nel corso del tempo sono state molte le scoperte registrate e studiate dalla Soprintendenza archeologica. L’ultima risale a qualche mese fa, a seguito dell’intervento di consolidamento sismico dei palazzetti Bovio-Da Romagno, edificio storico che ospita gli uffici comunali di urbanistica ed edilizia, oltre all’ufficio turistico. Proprio nella fase iniziale dei lavori, l’impresa Cosvem ha scoperto nel piano interrato una canalina di epoca romana. Di qui la necessità di introdurre una variante in corso d’opera, che è stata approvata dalla Giunta municipale il 21 ottobre, una volta ottenuta l’autorizzazione da parte della Soprintendenza archeologica. «In alternativa al setto antisimico», si legge nelle motivazioni delle delibera, «si opterà per la realizzazione di una trave parete in cemento armato». Si tratta di una variante che consentirà di non intervenire con la canalina. Ma c’è anche un’altra ragione, cui fa riferimento la delibera. «Durante i lavori è emerso che la parete del vano scale del piano interrato non è in asse con la parte del piano superiore», si legge nel documento. «Di conseguenza è necessario spostare la controparete in calcestruzzo armato di circa 40 centimetri, in modo da renderla in asse con la controparete del piano superiore. La nuova posizione del setto però interferisce con un arco in cemento armato che non ha alcuna valenza strutturale. Tale FELTRE - I palazzetti Bovio-Da Romagno sono oggetto di un’importante intervento che ammonta a oltre un milione di euro. la scoperta - Durante i lavori di consolidamento dei palazzetti Bovio-Da Romagno Una canalina di epoca romana Il 21 ottobre la Giunta comunale ha approvato una variante in corso d’opera Visto l’interesse che ha suscitato fin dalla sua inaugurazione dello scorso 25 luglio, la mostra sui drappi del Palio di Feltre verrà prorogata fino a domenica 8 dicembre. Ospitata nelle sale del Museo diocesano d’arte sacra, doveva chiudere il 31 ottobre. La proroga è stata decisa dall’associazione Palio, in accordo con il Museo diocesano. A spiegarne la ragione è stato il presidente Eugenio Tamburrino. In un comunicato stampa ha espresso la sua soddisfazione per il successo riscosso dalla mostra, che è occasione per approfondire una pagina della storia cittadina e per ammirare i drappi dipinti da artisti locali assieme ad altri che hanno valenza nazionale e internazionale. «Da più parti ci era giunta la sollecitazione a prorogare il periodo di apertura della mostra, che resterà attiva fino all’8 dicembre, in modo che possa accompagnare la città fino all’inizio delle feste natalizie», ha fatto presente Tamburrino. Decisione condivisa da Filippo Santi, a nome del Mu- FELTRE - Alcuni drappi in mostra al Museo diocesano. mugnai e nemeggio Volontari ripuliscono i cimiteri In base ai Patti di collaborazione tra Comune di Feltre e volontari, questi ultimi hanno ripulito dalle erbacce i due cimiteri di Mugnai e di Nemeggio. Anche altri cimiteri frazionali hanno ricevuto le cure dei volontari. Un gran sollievo per il Comune, che ha ben tredici cimiteri da tenere in ordine. feltre «Negrelli-Forcellini», avanti coi lavori Procedono regolarmente i lavori per il nuovo Istituto tecnico «Negrelli-Forcellini». Sono state completate le Officine. Restano da costruire il blocco aule e laboratori, la mensa e l’auditorium, la palestra. Si tratta di un edificio avveniristico in legno, vetro e alluminio a emissioni zero. Il costo è di quasi venti milioni di euro.. feltre Palio 2024, il concorso fotografico Al concorso fotografico legato al Palio 2024 hanno partecipato una sessantina di fotografi, Il primo premio è stato assegnato a Lucia Corrà con la foto «Una finestra sul Palio». Il secondo premio ex-aequo è andato a Monica Casagrande con «Cernide» e a Michela Dal Magro con «Bandiere». feltre «Natale in centro», 20 mila euro Per il progetto di «Natale in centro» sono stati stanziati dal Comune 20 mila euro, con l’opzione per altri 10 mila se fossero necessari. Sono già state ordinate le luci. Il direttore artistico sarà ancora Franco Giudice. A Feltre sono attivi circa 900 donatori del sangue tra i 18 e i 65 anni, che è la fascia di età ammessa alla donazione. Lo scorso anno sono state 1.200 le donazioni, sul totale di 4.200 raccolte presso il Centro trasfusionale dell’ospedale. Sono dati emersi durante la premiazione dei Donatori benemeriti che si è tenuta domenica 27 ottobre. Coinvolte le 10 sezioni del comune: Anzù-Celarda-Villapaiera, Cart, Farra, Feltre, Foen, Mugnai, Vellai, Villabruna, Zermen-Nemeggio e quella presso la fabbrica Hydro. Una giornata di festa, iniziata con la celebrazione della santa messa nel Duomo di Feltre. Erano presenti moltissimi donatori con i labari delle rispettive sezioni, oltre all’assessore Maurizio Zatta, al consigliere comunale Alberto Vettoretto e al dottor Giovanni Di Mambro, già primario del Centro trasfusionale di Feltre. Al termine del rito sacro, a nome del presidente Saverio Marchet, Andrea Raveane, consigliere dell’associazione feltrina dei Donatori volontari del sangue, ha sottolineato il significato della festa e l’importanza sociale ed etica di donare il proprio sangue a favore di chi ne ha bisogno. A prendere poi la parola è stato Zatta, che si è congratulato con l’associazione dei Donatori che costituisce «un fiore all’occhiello in seno al volontariato feltrino». Giovanni Di Mambro, già primario del Centro trasfusionale, ha messo in luce quanto sia strategica per il conseguimento di alcune finalità in ambito sanitario la sinergia tra il volontariato e gli enti istituzionali. Prima della benedizione finale è stata letta la preghiera del Donatore, scritta dal pontefice Giovanni XXIII, proclamato santo il 27 aprile 2024 da papa Francesco. La giornata è proseguita agli impianti sportivi di Rasai. Tra diplomi, medaglie di bronzo, medaglie di argento, medaglie d’oro, targhe ed encomi a chi aveva superato le 100 donazioni, sono state distribuiti ben 561 onorificenze. G.T. solidarietà - I dati emersi durante la giornata di domenica 27 ottobre Donatori di sangue, a Feltre sono 900 Durante la premiazione dei benemeriti distribuite ben 561 onorificenze al museo diocesano - Visto l’interesse, l’apertura dell’esposizione è prorogata Mostra sui drappi fino all’8 dicembre Tamburrino (Palio): «Accompagneremo la città fino all’inizio delle feste natalizie» arco verrà demolito per far posto al nuovo setto in calcestruzzo armato». Inoltre «al fine di migliorare la stabilità dell’angolo sud-est del fabbricato interessato da archi a doppia altezza sul muro perimetrale», si legge ancora nel testo della delibera, «si prevede l’inserimento di catene in ferro si sezione rettangolare con capochiave a paletto come quelli già in opera». Termini tecnici che stanno a testimoniare l’attenzione nei confronti di questi palazzetti che hanno una storia che risale al XVI secolo, al periodo della ricostruzione della città dopo l’incendio del 1510. L’importo dei lavori in variante è pari a 42.885,72 euro. Una cifra che non inciderà sul quadro economico dell’intervento, che è pari a un milione e 100 mila euro. La spesa è coperta da un contributo della Regione Veneto pari 430 mila euro e da un mutuo contratto dal Comune con la Cassa Depositi e Prestiti pari a 669 mila euro. La variante e il maltempo hanno in parte inciso sul cronoprogramma dei lavori. In base agli accordi pattuiti il cantiere avrebbe dovuto concludersi in «350 giorni naturali consecutivi». C’è quindi da aspettarsi un certo ritardo nella durata degli interventi, giustificato alla luce delle considerazioni sopra ricordate. Gabriele Turrin seo diocesano Belluno-Feltre: «Siamo lieti di poter annunciare che manterremo aperta la mostra con tutti i drappi del Palio, compreso l’ultimo del 2024. In questi mesi il riscontro è stato davvero positivo; numerosi sono stati i visitatori che hanno percorso le sale del museo, richiamati dall’eco dell’esposizione». L’ultimo drappo, davvero suggestivo e intrigante per i suoi molteplici significati, è quello realizzato da Tobia Rava, artista di fama internazionale, le cui opere sono presenti in collezioni private e pubbliche in Europa, in America e in molti paesi dell’Oriente. Chi non ha ancora visitato la mostra può recarsi al Museo diocesano in via Paradiso 19, aperto il venerdì, il sabato e la domenica dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14 alle 18. G.T.
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